Veneto, viaggio nei laboratori che hanno rivoluzionato il modo di fare i tamponi VIDEO
Il sistema messo in campo dal dottor Crisanti che ha reso la regione la più performante d'Italia.
Ecco il sistema che ha permesso alla Regione Veneto di essere la prima in Italia per numero di tamponi eseguiti.
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In Veneto la battaglia dei tamponi vinta grazie ad una rivoluzione
“Questo sistema era tarato per fare circa una trentina di analisi al giorno e adesso ne facciamo 6 mila.” Un vero e proprio miracolo di efficienza quello realizzato dal prof Andrea Crisanti e dalla sua squadra.
Il sistema è quello dell’ospedale di Padova e del suo laboratorio di microbiologia e virologia. E’ il sistema che ha permesso alla Regione Veneto di essere la prima in Italia per numero di tamponi eseguiti, di isolare i portatori di virus e impedire la diffusione della malattia a macchia d’olio. Settanta minuti per avere il risultato dei tamponi mentre nelle altre Regioni può capitare di attendere giorni. E per accedere al laboratorio è necessario fare il tampone. Lo fanno ai visitatori e periodicamente a tutto il personale sanitario. Le scorte di materiali e reagenti non mancano.
Il segreto: i reagenti fatti in casa
Ma sono i reagenti che in Veneto hanno fatto la differenza. Nel laboratorio di Padova li conservano in un freezer. “A seconda delle indicazioni dell’OMS noi li sintetizziamo. Questi reagenti sono specifici per andare a cercare il Coronavirus.” Il Veneto si è dotato di macchinari che potessero funzionare con qualsiasi tipo di reagente e così il reagente non fa differenza. Lo chiamano “sistema aperto”. In altre Regioni i macchinari che cercano i virus possono funzionare solo con reagenti prodotti da chi ha fornito la macchina e questo limita molto la possibilità di eseguire i test.
Una macchina ad ultrasuoni la chiave del successo
La chiave del successo del sistema Veneto sta anche in un macchinario che usa gli ultrasuoni per fare quello che prima si faceva con i bracci meccanici, distribuisce e calibra in maniera precisa i reagenti in ogni campione e fa in 10 minuti quello che i macchinari meccanici facevano in 6 ore.