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Vaccini over 70 Veneto, quando? Come funziona la prenotazione

Potrebbe causare ritardi significativi la sospensione temporanea di Astrazeneca.

Vaccini over 70 Veneto, quando? Come funziona la prenotazione
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Il 15 febbraio 2021 in Veneto è partita la campagna vaccinale rivolta agli over 80. Oggi, a oltre un mese di distanza, a che punto siamo e quando sarà il turno degli over 70? Mentre in alcune regioni, come il Lazio, gli ultrasettantenni possono già prenotarsi, in Veneto si sta cominciando proprio in questi giorni. A incidere negativamente sulle tempistiche è stata la momentanea sospensione a livello nazionale di Astrazeneca.

Vaccini over 70 Veneto, quando

Proprio in questi giorni, anche in Veneto, la campagna vaccinale entra nella fase successiva e iniziano le prime chiamate rivolte ai 70enni. Ad esempio nell'Ulss8 Berica il vaccino sarà somministrato ai nati nel 1951 (circa 5.000 persone nel territorio dell’ULSS 8 Berica), a partire da mercoledì 24 marzo.

"La vaccinazione, che avverrà con il vaccino AstraZeneca, sarà su prenotazione, attraverso il sistema
iCup, accessibile dal sito dell’ULSS 8 Berica".

Anche a Mira (Venezia) e nel Bellunese si muovono i primi passi in tal senso: nel primo caso decisivo l'apporto dei medici di famiglia.

Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, riguardo al supporto dei medici di famiglia per le vaccinazioni ha sottolineato:

“Si apre un nuovo importante canale per la somministrazione del vaccino. I Medici di Famiglia compiono un passo che definirei cruciale, e si affiancano al gran lavoro che stanno svolgendo gli operatori dell’Azienda sanitaria nei vari punti vaccinali sul territorio. Con i Medici di Famiglia si interviene su una nuova fascia di età, quella dei settantenni e, possiamo dirlo, si porta il vaccino nella realtà comune, tra gli assistiti, alle persone. Un lavoro di rete, in sinergia, che il Veneto sa fare, anche e soprattutto nel servizio sanitario, a vantaggio della gente di queste nostre città”.

Come è organizzata la vaccinazione anti Covid in Veneto e come sta procedendo? Regione spiega tutti i passaggi e i criteri di priorità. E' bene consultare il sito per rimanere sempre aggiornati.

Al fine di sfruttare l'effetto protettivo diretto dei vaccini, sono state identificate le categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali. L’avanzamento delle varie fasi è condizionato dalla quantità di vaccino a disposizione e dal completamento delle fasi precedenti, precisano.

Fase 1.A – operatori strutture sanitarie, operatori ed ospiti delle strutture socio-sanitarie territoriali (a partire dal 08 febbraio 2021).

Fase 1.B - popolazione ≥ 80 anni. In questa fase - ancora in corso e iniziata il 15 febbraio 2021 - si procederà progressivamente con la chiamata di tutta la popolazione anziana, che in Veneto è di circa 359.169 persone. La vaccinazione di tale popolazione target sarà condotta presso i Centri di Vaccinazione di Popolazione (CVP), previa convocazione dall’ULSS territorialmente competente. Al momento della somministrazione della prima dose sarà garantito l’appuntamento per la seconda dose.

Fase 2 - soggetti estremamente vulnerabili indipendentemente dall’età, a partire dal 22 febbraio 2021

Vaccinazione dei soggetti estremamente vulnerabili affetti da patologie severe e/o immunodeficienza rientranti nelle “Aree di patologia” individuate a livello nazionale, identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità, di seguito riportate:

> Pazienti con Fibrosi Cistica, Pazienti Trapiantati per organo solido/emopoietico (o in lista), Pazienti Oncologici e Pazienti onco-ematologici (in trattamento o che presentano determinate caratteristiche per le quali sono attualmente seguiti da un centro specialistico ospedaliero), a partire dal 22 Febbraio 2021, previa convocazione, presso i Punti di Vaccinazione Ospedalieri dei Centri Specialisti che hanno in carico tali pazienti;

> Conviventi: a partire dal 01 Marzo 2021, la vaccinazione sarà estesa anche alle persone conviventi per le categorie di soggetti estremamente vulnerabili come individuate alla Tabella 2 delle "Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19" e consultabili QUI. La vaccinazione avverrà, previa convocazione, presso i Punti di Vaccinazione Ospedalieri dei Centri Specialisti.

I soggetti rientranti nelle categorie sopraelencate dovranno presentarsi per la vaccinazione su appuntamento e secondo le modalità organizzative dettate dai Punti di Vaccinazione Ospedalieri dei Centri Specialisti.

> Pazienti con malattie respiratorie individuate a livello nazionale, Pazienti con talassemia e anemia a cellule falciformi, a partire dal 15 Marzo 2021, previa convocazione, presso i Centri di Vaccinazione di Popolazione (CVP) o a domicilio sulla base delle condizioni cliniche.

Per i soggetti affetti da particolari condizioni patologiche che richiedono terapie specifiche da effettuarsi in altri Paesi potrà essere valutata l’opportunità di offrire la vaccinazione per consentire l’accesso alle cure.

Fase 2 – lavoratori appartenenti alle prime categorie lavoratori servizi essenziali, a partire dal 15 febbraio 2021. Età compresa tra i 18 ed i 65 anni (coorte 1956) e assenza di patologie concomitanti. I soggetti con età superiore ai 65 anni, in attesa di eventuali ulteriori indicazioni nazionali, rientreranno nelle chiamate per coorte o per condizione di fragilità determinata da patologia.

Allo stato attuale l’indicazione per questa categoria target di popolazione prevede l’offerta del vaccino di Astrazeneca.

Di seguito si riportano le categorie di lavoratori dei servizi essenziali individuate in accordo con quanto previsto dal Piano Nazionale:

  • personale scolastico ed universitario docente e non docente. L’offerta vaccinale a questa popolazione target prenderà avvio indicativamente a partire dal 15.02.2021 presso i Centri di Vaccinazione di Popolazione, o in alternativa e su indicazione della singola Azienda ULSS, potrà essere anche prevista la possibilità di vaccinare presso gli Istituti Scolastici.
  • personale delle forze armate e di polizia, in ordine di priorità: Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, Arma dei Carabinieri (inclusi NAS), Polizia di Stato, Esercito, Protezione Civile, Polizia Locale, Guardia di Finanza, Aeronautica Militare, Marina Militare, Capitaneria di Porto, L’offerta vaccinale a questa popolazione target prenderà avvio indicativamente a partire dal 01.03.2021, presso i Servizi disponibili a procedere autonomamente con la somministrazione, previa consegna delle dosi da parte dell’Azienda ULSS territorialmente competente.

Fase 3 - popolazione 79 – 55 anni. Per questa fascia di persone, al momento, Regione Veneto non indica una data d'inizio. Successivamente (o in contemporanea, in funzione della disponibilità del vaccino) si procederà con la chiamata dei soggetti di età compresa tra 79 ed i 55 anni, partendo con la chiamata della coorte dei 79enni (nati nel 1942) e proseguendo verso le coorti più giovani.

Fase 4 - Vaccinazione della Popolazione Generale (secondo le priorità definite a livello nazionale).

Le Aziende ULSS attiveranno sul territorio dei Centri di Vaccinazione di Popolazione (CVP), ovvero punti di vaccinazione all’interno dei quali sarà offerta la vaccinazione alla popolazione generale. Il CVP sarà una struttura (es. palazzetto dello sport, palestra, auditorium, scuola, etc.) all’interno della quale sarà possibile organizzare la vaccinazione rapida e sicura di un elevato numero di persone. Non appena saranno individuate ne sarà data comunicazione sul sito ufficiale di Regione Veneto. La popolazione verrà convocata dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente, che fornirà indicazioni su modalità e tempistiche per accedere ai punti vaccinali.

Che documenti sono richiesti per effettuare la vaccinazione? Un documento di identità valido e la tessera sanitaria. Può essere utile avere con sé anche l’eventuale documentazione sanitaria che possa aiutare il medico vaccinatore a valutare lo stato fisico.

Ad oggi è Regione Veneto che si occupa di contattare tutti gli aventi diritto al siero inviando una lettera al domicilio.

Salgono i contagi, possibili ritardi

A incidere sulla rapidità della vaccinazione è sicuramente anche il ritiro in via precauzionale del siero Astrazeneca. Sulla questione è intervenuto anche il governatore Luca Zaia in conferenza stampa.

Nella giornata del 16 marzo 2021 i dati confermano che la curva dei contagi in Veneto sta tornando ad impennarsi. +1.901 positivi nelle ultime 24 ore, ricoverati 1.745 (+131), di cui 203 in terapia intensiva (+1) e 1.542 in area non critica (+130), morti +84.

E' evidente un aumento dei contagi dovuti alla variante inglese in particolare, lo vediamo chiaramente nei ricoveri. Non posso che ribadire ai cittadini di mettersi in sicurezza, non siamo ancora nella fase in cui porci il dubbio di ridurre l’attività ospedaliera comune, ma prendiamo atto di dover riaprire i Covid Hospital.

E sugli over 70 ha spiegato:

E di certo in tale condizione non ci agevola il caso AstraZeneca, che anche per noi nella vaccinazione di massa doveva fare la parte del leone. Giusto che se c’è un dubbio venga sospesa la campagna, ma i dubbi devono essere fugati con estrema rapidità. Cerchiamo di capire cosa ci dirà la comunità scientifica, comunque ricordo che il vaccino è volontario. Intanto continuiamo con Pfizer e Moderna e a metà aprile arriverà Johnson e Johnson. L'accordo con i medici di base è per Astrazeneca. Noi contavamo di vaccinare entro giugno le persone a rischio, per lo meno over 70, questo stop ci costringe a un rivedere le previsioni, a meno che non ci sia una ripresa veloce.

Anche il dottor Luciano Flor è entrato nel dettaglio della situazione vaccinale, sempre nell'ambito della conferenza stampa, chiarendo:

Sui vaccini vi do alcuni numeri: finora abbiamo ricevuto 710.960 dosi di vaccini, di cui 194mila dosi AstraZeneca. Ne abbiamo somministrate 543mila circa e ci restano in giacenza in magazzino 125mila dosi di AstraZeneca. 169mila persone hanno già avuto la seconda dose. Da oggi noi possiamo vaccinare i richiami e con quel che ci rimane proseguire con le categorie deboli.

Cosa prevede il piano nazionale

Il Piano vaccini anti Covid è nuovamente cambiato, ecco l’ultima versione del documento curato da Ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che contiene importanti aggiornamenti che fanno convergere il Piano verso un sistema basato sulle fasce di età.

Continueranno prioritariamente le vaccinazioni per gli over 80, il personale della scuola e le Forze dell’Ordine per cui già da settimane sono iniziate le immunizzazioni. Ma a questo punto il piano rispetto alla precedente versione cambia. Vengono infatti identificate 5 nuove categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche.

– Categoria 1. Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave);

– Categoria 2. Persone di età compresa tra 70 e 79 anni;

– Categoria 3. Persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni;

– Categoria 4. Persone con comorbidità di età <60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili;

– Categoria 5. Resto della popolazione di età <60 anni.

Sono inoltre considerate prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall’ età e dalle condizioni patologiche, quali:

Personale docente e non docente, scolastico e universitario, Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali. Sarà inoltre possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, a prescindere dall’età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione.

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