Un altro omicidio in Valcamonica: cadavere fatto a pezzi e sfregiato con il fuoco
Dopo l'assassinio della vigilessa di Temù, nuovo fatto di sangue sui monti. Il sindaco di Borno: "Nessuno dei nostri risulta scomparso".
Il corpo di una donna (così si ipotizza per via di resti di smalto sulle unghie) è stato sezionato, fatto a pezzi, sfregiato con il fuoco e nascosto in sacchi neri di plastica per l’immondizia e ritrovato sul fondo di una scarpata in località Paline di Borno, in Valcamonica. Sta risultando estremamente complicato stabilire l'identità del cadavere, che versa in pessime condizioni. Un drammatico fatto di cronaca che fa molto rumore, soprattutto contrapposto alla tranquillità di quelle zone, che - soltanto pochi mesi fa - erano già state teatro di un altro tragico fatto di sangue, a Temù: l'omicidio di Laura Ziliani, per il quale risultano indagate le figlie e il cognato.
Rinvenuto un cadavere fatto a pezzi
A notare i sacchi e ad avvisare i carabinieri di Breno, nel pomeriggio di domenica 20 marzo 2022, è stato un passante. Successivamente la macabra scoperta. Il recupero di tutti i pezzi del corpo, almeno 15, che era stato tagliato in piccole parti in maniera da rendere il cadavere non riconoscibile, è durato a lungo: i pompieri hanno impiegato circa sei ore. Anche lo sterno era stato sezionato.
Il volto sarebbe totalmente irriconoscibile, pare sia stato sfregiato con il fuoco. La testa era stata decapitata. Non si esclude che questo gesto terribile sia stato compiuto per rendere ancor più difficile dare un nome ai resti. Il corpo è di carnagione chiara e ha capelli neri, lunghezza media. È stato trovato completamente nudo e, secondo una primissima ricostruzione, potrebbe essere di una persona con un’età compresa tra i 35 e i 50 anni.
Per l'identificazione gli inquirenti hanno provato a risalire alla sua identità attraverso le denunce di scomparsa presentate in valle negli ultimi mesi, per ora senza ottenere risultati.
In una nota i carabinieri di Brescia hanno precisato che non è ancora stato chiarito se il corpo appartenga a un uomo o a una donna, anche se si è maggiormente orientati verso quest'ultima ipotesi. Allo stato attuale delle indagini sono davvero pochi gli elementi in mano agli investigatori. Non sono note al momento né le cause del corpo né la data del decesso e dell'occultamento del cadavere. A giudicare dall'avanzato stato di decomposizione il decesso non sembrerebbe essere recente, mentre invece potrebbe essere più recente il momento in cui qualcuno si è disfatto del corpo gettandolo nel dirupo. Le indagini si prospettano molto lunghe e complesse.
Il pubblico ministero Lorena Ghibaudo sta coordinando le indagini dei carabinieri, e gli inquirenti non escludono alcuna pista.
Il sindaco
"Non si tratta certamente di una donna del paese – sottolinea il sindaco di Borno, Matteo Rivadossi – perché qui non risulta nessuna persona scomparsa. Quella di ieri è stata una macabra scoperta. Ieri pomeriggio un passante che si trovava nel bosco ha notato alcuni sacchi neri. Ha evidentemente pensato che qualcuno avesse abbandonato lì alcuni sacchi di rifiuti, non immaginando che potessero contenere i resti di una persona. Quel luogo viene spesso usato come una sorta di discarica abusiva e nel corso delle giornate ecologiche andiamo spesso proprio in quella zona per fare pulizia. È facile immaginare come la nostra comunità sia rimasta colpita da un simile ritrovamento, in particolare la comunità di Paline”.
Il luogo del ritrovamento si trova infatti nei pressi della piccola frazione bornese, da cui passa una strada di collegamento tra la Val di Scalve e l'Altopiano del Sole.