Punto stampa

Ucraina, Zaia e quegli insulti sul conto corrente per i profughi: "E' una vergogna"

Il Governatore contro i leoni da tastiera. Intanto la Regione ha già reso disponibili 30 posti per bambini negli ospedali.

Ucraina, Zaia e quegli insulti sul conto corrente per i profughi: "E' una vergogna"
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Non solo Covid al consueto punto stampa del Governatore del Veneto, Luca Zaia. Ma una buona parte della conferenza stampa è stata dedicata a fare il punto sulla crisi innescata dall'offensiva lanciata da Putin contro il popolo ucraino. E il presidente del Veneto non ha risparmiato una critica molto aspra contro chi sta compiendo una vera e propria battaglia ideologica (inopportuna) sui profughi che scappano dagli orrori della guerra.

Ucraina, Zaia e quegli insulti sul conto corrente per i profughi: "E' un vergogna"

Da un lato il grande cuore veneto. I gesti meritevoli, la gara di solidarietà, quell'abbraccio che sta stringendo come se fosse un solo corpo, il popolo veneto a quello ucraino. Sono in tanti, anzi sono tantissimi i cittadini che si stanno facendo letteralmente in quattro per aiutare i profughi, per dare loro assistenza, un tetto, anche solo i beni di prima necessità.

Solo per citarne alcuni, per esempio, c'è il il trevigiano Battistuzzi che sta usando il proprio bus per recuperare chi sta scappando dalle bombe. Ma anche l'imprenditore jesolano Matteo Bergamo, che sta impiegando le proprie risorse economiche (oltre agli spazi della sua azienda) per dare aiuto a chi è in difficoltà.

E anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto dare un segnale concreto per tentare di sensibilizzare più concittadini possibile all'accoglienza delle persone che hanno dovuto, lo ricordiamo, lasciare in tutta fretta le proprie case, i propri beni, la propria vita, per fuggire dalla barberie della guerra.

Dall'altro lato, però, come sempre, non mancano i detrattori. Quelli pronti a criticare, anzi, a denigrare qualsiasi iniziativa. Anche quelle più nobili. Sono i leoni da tastiera, gli haters, contro i quali oggi, il Governatore del Veneto Luca Zaia ha usato toni molto severi. Perché gli odiatori seriali hanno preso di mira il progetto della Regione di raccogliere fondi per i profughi ucraini.

Un'iniziativa, quella lanciata dalla Regione, che sta registrando un discreto successo. E questo lo si deve al buon cuore dei veneti. Ma il presidente Zaia non ha potuto sorvolare sui leoni da tastiera: "E' una vergogna, non si possono e non si devono combattere battaglie ideologiche sui profughi".

Oltre 45mila euro raccolti in poche ore

“La gara di solidarietà dei veneti per aiutare i profughi civili ucraini sta accelerando. Ringrazio tutti quelli che hanno già dato il loro apporto, nella certezza che molti altri si aggiungeranno ora dopo ora”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, facendo il punto sulle donazioni giunte al conto corrente intestato a REGIONE DEL VENETO - Causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA - Iban IT65G0200802017000106358023 - Bic/swift UNCRITM1VF2, sul quale ieri hanno iniziato a confluire le donazioni dei cittadini.

Alla data di ieri, sul c/c Emergenza Ucraina sono pervenuti 397 versamenti per un importo complessivo di 45.208,00 €. Il precedente, primo rilevamento segnalava un centinaio di versamenti per circa 15 mila euro.

“Sono gesti di grande significato – ha ribadito anche oggi Zaia – perché i primi a muoversi sono sempre i cittadini comuni, gli anziani che magari possono mettere 5 o 10 euro della loro pensione, le famiglie. A loro e a quelli che seguiranno va tutta la nostra gratitudine. Sono peraltro certo che anche entità economiche e imprenditoriali significative aderiranno, perché in questo senso sto ricevendo tante e importanti disponibilità ad aiutare, nei modi più svariati”.

Il punto sull'emergenza sanitaria Covid

Si è parlato ovviamente anche di Covid, perché l'emergenza sanitaria non è magicamente scomparsa dopo l'offensiva russa in Ucraina. Di sicuro i numeri danno uno spaccato decisamente diverso rispetto al mese di gennaio. Ma questa non è una novità: già in Sudafrica, dopo l'esplosione della variante Omicron, si era osservato un andamento come quello che riguarda oggi i Paesi europei.

Guarda qui le slides sulla situazione epidemiologica

Attualmente in Veneto (ma lo stesso lo si può dire anche per le altre regioni dello Stivale), si stanno raggiungendo i minimi storici per il Covid. Un continuo calo sia nel numero di positivi che, e questo è ancora più importante, nel numero delle ospedalizzazioni. Entro sette giorni, secondo i modelli previsionali, dovrebbero esserci meno di 50 persone (47) in terapia intensiva. Idem per i reparti ordinari.

L'indice Rt è fermo al valore 0,80, il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 5 per cento, quello dell'area medica al 9. I veneti vaccinati sono circa l'89,3 per cento dell'intera popolazione. +3.769 i positivi nelle ultime 24 ore (con incidenza al 6,13% sui tamponi effettuati), 1.013 i ricoverati totali (-32), di cui 926 (-29) in area medica e 87 (-3) in terapia intensiva. +15 i decessi.

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La pronta risposta del Veneto

Abbiamo già reso disponibili 30 posti per bambini nei nostri ospedali: si tratta di posti nelle oncologie, neonatologie, pediatrie, dialisi pediatriche, chemioterapie. Al momento c’è un solo bambino di 4 anni ricoverato in Oncoematologia Pediatrica all’AO di Padova col papà, medico ucraino, arrivato qui con la famiglia dopo un viaggio della speranza. La nonna, da cui si son rifugiate mamma del piccolo e fratellino, è a Belluno. Oggi pomeriggio arriverà nel reparto di Malattie Metaboliche dell’AOPD un bambino con una malattia genetica ai reni. Abbiamo ipotizzato di trasferire alcuni bambini ricoverati al momento a Cracovia. Attendiamo che siano in grado di affrontare il viaggio. Tutte le Ulss stanno predisponendo ambulatori specifici per l’afflusso di famiglie di profughi, per controlli e registrazione dello stato vaccinale, anche dei bambini”.

Questo ha spiegato inoltre questa mattina il Presidente della Regione Luca Zaia, insieme all’Assessore alla sanità e al sociale Manuela Lanzarin.

“Ho chiesto alla Cabina di regia nazionale di pensare rapidamente allo screening all’arrivo per i profughi – ha precisato Zaia -. Fino a ieri sera risultavano eseguiti poco meno di 360 tamponi con un riscontro di circa una quindicina di positivi, ora isolati tra l’ospedale dismesso di Valdobbiadene e le rispettive famiglie di ricongiungimento”.

La Regione del Veneto ha già provveduto ad inviare 10 ambulanze verso l’Ucraina e la Protezione Civile del Veneto ha messo a disposizione della Protezione Civile nazionale un campo di accoglienza per 250 persone, per cui la Regione attende direttive su trasporto e consegna.

“Stanno arrivando offerte di ogni tipo – ha spiegato -. Al 3 marzo sono già arrivate 397 offerte per un totale di 45.208 euro sul conto corrente appena attivato. Ma ci sono anche tante iniziative individuali. Alcune studentesse di Legge di Verona hanno organizzato una raccolta Facebook e spedito tutto in Ucraina, 6 camion di materiali. Grafica Veneta offre 7.000.000 di mascherine chirurgiche da inviare con la Protezione Civile europea in Ucraina. Avviseremo se sarà necessario del materiale, al momento la questione-appartamenti è regolata dalle Prefetture e l’invio di materiale dalla Protezione civile europea”.

“Date le numerose richieste – ha fatto sapere l’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin -, la Regione del Veneto ha attivato anche una email dedicata per chi vuole mettere a disposizione una abitazione per l’emergenza profughi dall’Ucraina: ucraina@regione.veneto.it ”.

 

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