Ucraina, Zaia annuncia l’ordinanza sull’emergenza profughi: “Obbligo di tampone per chi arriva” | +4613 positivi |10 marzo 2022
In diretta da Marghera per fare il punto sull'emergenza sanitaria in corso e per informare i cittadini sulle iniziative intraprese dalla regione nella gestione dei profughi in arrivo in Veneto...
Consueto appuntamento dalla sala stampa di Marghera per fare il punto sulla pandemia con il Governatore del Veneto, Luca Zaia, e, contemporaneamente analizzare gli argomenti più sensibili del periodo che stiamo vivendo. Tra questi, ovviamente, il conflitto in Ucraina...
Ucraina, Zaia annuncia l’ordinanza sull’emergenza profughi: “Obbligo di tampone per chi arriva”
Attualmente i positivi individuati grazie al tracciamento sono 4613. Un numero, come già specificato ieri dal Presidente Zaia, che non deve far abbassare la guardia. Perché è vero, il virus "morde" in modo meno severo rispetto a qualche mese fa, ma la pandemia non è affatto finita. E a testimoniare questo aspetto, come sempre sono i numeri, unica e vera guida nell'analisi del fenomeno: i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono quattro in più rispetto alle 24 ore precedenti.
Un numero che, nei prossimi giorni potrà dire se si sta assistendo a una leggera ripresa della circolazione del virus. Dall'altra parte, però, continua la discesa dell'occupazione dei posti letto in area non critica, con un meno 54 rispetto al giorno precedente di analisi. I morti in una sola giornata sono 7. Anche l'indice Rt è sotto la lente: attualmente il valore è a 0.90. Sotto l'uno, ma non di troppo. Il tasso di occupazione in area medica è pari all'otto per cento, quello nelle terapie intensive al 4. Incidenza 537,6 positivi su 100mila abitanti.
"Il virus circola ancora - ha ribadito il Governatore del Veneto Luca Zaia di fronte ai giornalisti al consueto punto stampa - L'unica vera differenza rispetto a qualche mese fa è il risultato: i positivi non mancano. Più di 4mila in un giorno non sono pochi. Ma non verifichiamo più l'ospedalizzazione massiccia dei primi tempi. Speriamo, a questo punto, che dopo il 31 di marzo decadano finalmente tutte le restrizioni ancora in vigore. Perché questo è decisamente il momento per iniziare a gestire la fase endemica. E' il momento di ripartire".
In arrivo 50mila profughi in Veneto
Ovviamente si è parlato anche del conflitto in corso in Ucraina e del tema ad esso collegato: l'accoglienza in regione dei profughi che scappano dalla guerra. La novità al momento, dopo le iniziative già avviate, come il conto corrente per aiutare la popolazione ucraina, o il modulo online per mettere a disposizione i propri alloggi disponibili, riguarda il tema dei controlli sanitari. In molti, infatti, avevano sollevato qualche preoccupazione sull'arrivo in Italia di persone positive al Covid. E quindi la posizione della Regione è stata molto netta:
"Noi ci stiamo preparando al peggio - ha chiarito Zaia - Si pensa che arriveranno tra i 40 e i 50mila profughi nei prossimi giorni. Una marea di persone in fuga dalla guerra. Per questo abbiamo adottato un'ordinanza per prevedere l'obbligo di tampone a tutti i cittadini ucraini in arrivo in Veneto. Fino a questo momento ne abbiamo effettuati 2306, e grazie a questo contact tracing abbiamo individuato 47 positivi, con un'incidenza del 2 per cento".
Dal 25 febbraio fino a oggi, secondo quanto riportato dal Governatore, sono state rilasciate 862 tessere sanitarie provvisorie ai profughi arrivati in Veneto. La metà di questi è minorenne. Sono poi 2592 i veneti che hanno chiamato il numero verde mettendo a disposizione ben 5600 posti letto. E le donazioni al conto corrente hanno raggiunto quota 291mila euro. L'ordinanza di Zaia, dunque, disegna gli scenari dell'accoglienza con gli hub e i target per essere performanti all'arrivo. Saranno 26 i centri previsti.