Curava i tumori con l'omeopatia: dottoressa condannata per omicidio
Per nove anni ha curato il cancro di una paziente 53enne con cure olistiche "dimostrandosi indifferente, oltreché alla vita, alle gravi sofferenze fisiche e psicologiche".
Aveva la pretesa di curare malattie gravi e mortali con terapie olistiche e cure omeopatiche. E a seguito della morte di una sua paziente 53enne è finita in carcere con l'accusa di omicidio colposo. La Corte d'Appello ha infatti ritenuto colpevole la dottoressa di Torino Germana Durando.
Dottoressa curava i tumori con l'omeopatia
Insomma, come si diceva una volta, curava il cancro con la camomilla dicendo che era un'ottima medicina. Come racconta Prima Torino, Germana Durando, dottoressa, è finita in carcere con l'accusa di tentato omicidio. Nel 2018 venne avviata un'indagine sulla morte di una sua paziente. Il calvario della povera malata è stato tremendo: nove lunghi anni di sofferenze, nove lunghi anni di malattia che poteva essere curata e che invece si è risolta nel peggiore dei modi.
La sentenza di condanna
La donna è finita dunque a processo ed è stata condannata in secondo grado. La Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino l’ha condannata a una pena di 3 anni e 9 mesi di reclusione.
Così i giudici di Appello nella motivazione della sentenza:
"Nonostante la sua qualifica di medico chirurgo e la piena consapevolezza che la grave patologia avrebbe condotto alla morte, (...) la dottoressa Durando imponeva con pervicacia cure omeopatiche pur a fronte dell’evidente e sempre più rilevante aggravamento delle condizioni di salute della paziente, dimostrandosi indifferente, oltreché alla vita, alle gravi sofferenze fisiche e psicologiche e al profondo stato di prostrazione in cui si trovava quest’ultima durante la malattia".
Adesso è arrivato il conto da pagare, almeno quello relativo alla parte penale della vicenda (il carcere) perché poi a livello civile potrebbero anche esserci altri strascichi, con l'eventuale richiesta di risarcimento da parte dei parenti della donna. Attesa anche l'ufficialità definitiva della sua espulsione dall'Ordine dei Medici.