caos tamponi

Tamponi in parafarmacia: la Lombardia approva la mozione ma manca la legge

Anche il centrodestra ha votato sì (a voto segreto) alla richiesta del M5S, contrariamente a quanto deciso in Senato.

Tamponi in parafarmacia: la Lombardia approva la mozione ma manca la legge
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Nel pomeriggio di martedì 18 gennaio 2022, con 30 voti favorevoli e 26 contrari, il consiglio Regionale lombardo ha approvato la mozione che chiedeva di consentire anche alle parafarmacie di effettuare tamponi anti Covid.

Tamponi in parafarmacia: approvato la mozione

Il Consiglio regionale ieri pomeriggio a voto segreto ha approvato la mozione proposta dal M5S per consentire anche alle parafarmacie e agli infermieri libero professionisti di eseguire tamponi, eliminando - teoricamente almeno - il vincolo che fino ad ora lo vietava. La stessa proposta era già stata bocciata in Commissione Affari Costituzionali al Senato, ha superato invece la soglia di approvazione in Lombardia con 30 voti favorevole e 26 contrari.

Una decisione, quella lombarda, che seppur mandi un chiaro messaggio al Governo centrale deve comunque attendere che in Parlamento venga varata una legge ad hoc per consentire anche alle parafarmacie di effettuare tamponi. Una possibilità che secondo numerosi studi aumenterebbe la capacità diagnostica del 20% circa, andando a contribuire alla risoluzione dei numerosi problemi di sovraffollamento negli hub predisposti a tamponare.

Voto segreto del centro destra

“Il centrodestra in Consiglio regionale, solo a voto segreto, ha ammesso i disagi subiti dai lombardi per ottenere un tampone anti-Covid e ha votato per togliere il vincolo che impedisce alle parafarmacie di eseguire i test, nonostante abbiano spazi e personale non diverso da quelli delle farmacie. Avevamo sollevato il tema già a dicembre, prima che iniziasse l’ondata di Omicron, convinti che andasse ampliata l’offerta di tamponi ai cittadini, ma è stato necessario il caos delle ultime settimane e il voto segreto per superare un veto che il centrodestra ha espresso anche in Parlamento. Il problema dei tamponi non è stata una psicosi, come ha detto in Aula il sottosegretario Turba, ma un disagio vero che ha riguardato decine di migliaia di lombardi.”

Lo ha dichiarato il presidente della commissione regionale d’inchiesta sul Covid Gian Antonio Girelli dopo il voto favorevole, ieri pomeriggio, in Consiglio regionale, a una mozione che chiedeva di estendere alle parafarmacie la possibilità di somministrare tamponi per la positività al Sars-Cov2.

"Poco prima, a voto palese, gli stessi esponenti del centrodestra avevano bocciato una mozione a firma PD che chiedeva di aumentare l’offerta pubblica di tamponi e di rimborsare chi, pur avendone diritto per accertare la positività e per uscire dalla quarantena, è stato costretto a ricorrere ai test a pagamento” conclude Girelli.

Soddisfazione dei 5 Stelle

Il Consiglio Regionale ha approvato, con parere contrario della Giunta regionale, la mozione del Consigliere Gregorio Mammì: “Ampliamento delle attività di rilevamento dei contagi da Sars-Cov-2”, che chiedeva al governo regionale di attivarsi, assumendo ogni iniziativa di competenza, al fine di aprire alle parafarmacie e agli infermieri libero professionisti l’accesso al sistema regionale di gestione dei tamponi. Andrea Fiasconaro (M5S) ha commentato così la notizia:

«Ritengo si tratti di una soluzione semplice e immediatamente realizzabile, dal momento che all’interno delle parafarmacie lavora personale con il medesimo percorso di studi e la medesima preparazione, di quello che lavora all’interno delle farmacie.
La Giunta ha tentato di difendere una visione politica miope che piega le Istituzioni ad interessi che non sono quelli dei cittadini, ma di una precisa categoria. Ringrazio i colleghi Consiglieri per aver votato nell’interesse dei cittadini, arrivando a sconfessare la loro stessa maggioranza».

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