Carro funebre fermato e multato durante il corteo con la salma a bordo
Tutta "colpa" dell'autista del carro funebre "pizzicato" ad armeggiare con il telefonino. La multa nel parcheggio di un centro commerciale, la rabbia dei familiari.
Una multa incredibile, ma vera. Ci sarebbe quasi da ridere se non ci fosse di mezzo una persona morta e l'inevitabile dolore dei suoi familiari. E così alla fine la Polizia locale ha fermato il corte funebre e ha dato una multa all'autista del carro che aveva la salma a bordo.
Stop al corteo funebre per far la multa al carro con la salma a bordo
Come racconta Prima Padova, la vicenda ha quasi dell'incredibile, per certi versi quasi fantozziana. Se appunto non ci fosse di mezzo il dolore dei familiari per la persona cara defunta.
Un dolore trasformato in rabbia e disappunto per il "doppio" poco tatto manifestato dagli agenti della Polizia locale.
Ah, quei telefonini mentre si guida...
E' accaduto a Chiesanuova, una piccola cittadina in provincia di Padova. La Polizia locale, infatti, ha fermato e multato un carro funebre che stava trasportando il feretro. Ma l'avrebbe fatto mentre si era già creato il corteo.
Tutta "colpa" dell'autista del carro funebre pizzicato alla guida mentre pare stesse "armeggiando" con il telefono cellulare. Una condotta di guida poco ortodossa che non sarebbe sfuggita a un agente della Polizia locale che si è affiancato al carro funebre e l'ha fatto accostare per i controlli del caso.
La multa in un parcheggio di un centro commerciale, la rabbia dei parenti
Ma non solo. Oltre al ritardo nello svolgimento del funerale, i parenti della donna defunta non hanno nascosto tutto il loro disappunto perché il carro funebre è stato fatto accostare nel parcheggio di un centro commerciale, uno dei più frequentati della zona.
E a quel punto, oltre ad accumulare ritardo si è scatenata tutta la curiosità e anche qualche ironia da parte dei presenti che si trovavano appunto a entrare o a uscire dalla struttura commerciale.
I controlli e le contestazioni all'autista
Ma rigorosi nell'espletamento delle loro funzioni, gli agenti sono stati inflessibili. All'autista hanno contestato la guida mentre era al cellulare.
Un'ipotesi smentita dallo stesso conducente che avrebbe assicurato di aver premuto solo un tasto dello smartphone per collegarlo all'impianto bluetooth.