Spa e centri benessere nella Fase 3: saune e bagni turchi sono sicuri
Secondo il Massachussets Institute of Technology il 90% dei contagi di Covid-19 sarebbe avvenuto in un intervallo specifico di temperatura compreso tra i 3 e i 17 gradi.
Sono tante le misure che in Italia sono state adottate per contenere l’epidemia di Covid-19. Da un mese il Paese è entrato in fase 3, decretando la riapertura in sicurezza di numerose attività, in particolare di spa e centri benessere. Per le saune, però ancora nulla di fatto.
Il capitolo saune
L’attuale andamento epidemiologico, con una costante diminuzione del numero dei contagi, dei ricoverati e dei decessi, consente di guardare con giustificato ottimismo all’evoluzione dell’epidemia. È importante chiarire che non esistono ad oggi studi che dimostrino alcun rischio di contagio all’interno di tali strutture una volta applicate le necessarie misure di prevenzione. Sono molte invece le ricerche che dimostrano il contrario.
Perché i centri benessere non sono pericolosi
La modalità di trasmissione del Sars Cov 2 fa sì che i centri benessere e termali rappresentino, già solo per le loro caratteristiche strutturali un ambiente a bassissimo rischio di contagio.
Non è infatti dimostrata una sopravvivenza del virus nell’acqua. Inoltre, ulteriori studi documentano che le alte temperature (quali si trovano in saune, bagni turchi e hammam) contrastano l’azione del virus.
Gli studi sui contagi
Come evidenziato dallo studio dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie:
“Ad aumenti progressivi della temperatura ambientali corrisponde un calo del tempo di sopravvivenza del virus, mentre le condizioni di umidità condizionano la sopravvivenza in modo inversamente proporzionale”.
Secondo studi condotti da ricercatori del Massachussets Institute of Technology, inoltre, il 90% dei contagi di Covid-19 sarebbe avvenuto in un intervallo specifico di temperatura compreso tra i 3 e i 17 °C. Con un livello di umidità assoluta (densità di vapore acqueo in una massa d'aria) tra i 4 e i 9 g/metro cubo. Pertanto molto lontani dai parametri di saune e bagni turchi.
Saune e bagni turchi sono sicuri
L’ambiente della sauna finlandese, caratterizzato da temperature tra gli 80 e i 90°C e un tasso di umidità del 10-20 %, riduce i tempi di sopravvivenza del virus a pochi secondi, sia sulle superfici sia nelle eventuali particelle aerosolizzate. Alta temperatura e basso livello di umidità rappresentano infatti i fattori ottimali per limitare al massimo la sopravvivenza del virus.
Anche altri trattamenti, come bagni turchi o hammam, che prevedono alti tassi di vapore, grazie alle alte temperature ambientali (che superano i 50°) sono in grado di minimizzare i rischi possibili. Nel bagno turco inoltre il calore è radiante, cioè è diffuso attraverso le panche, lungo le pareti, fino al soffitto. La diffusione omogenea del calore in contrasto all’azione del virus rappresenta un ulteriore elemento di sicurezza. Infine, premesso che al momento non esistono prove per sostenere che il Covid-19 si diffonda via aerosol, le condizioni di vaporizzazione e nebulizzazione degli ambienti non riflettono le modalità che generano aerosol in ambito clinico.