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Sospese le ricerche dell'escursionista Federico Lugato, scomparso sulle Dolomiti

La moglie di Federico Lugato sui social: "La natura deve fare il suo corso". Attesa una riunione in Prefettura per decidere come proseguire.

Sospese le ricerche dell'escursionista Federico Lugato, scomparso sulle Dolomiti
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Era partito in mattinata per un giro ad anello nel Gruppo del Tamer-San Sebastiano, sulle Dolomiti Bellunesi, con la previsione di rientrare verso l'ora di pranzo. Dallo scorso giovedì 26 agosto 2021, tuttavia, non si hanno più avuto notizie dell'escursionista 39enne Federico Lugato. Fin da subito erano scattate le operazioni di ricerca: Soccorso alpino, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Polizia di Stato, Protezioni civile, con unità cinofile e droni, si sono distribuiti su tutte le aree possibili nelle quali si sarebbe potuto ritrovare Federico.

Purtroppo, nel corso della giornata di oggi, lunedì 6 settembre 2021, le ricerche si sono chiuse senza che alcun nuovo elemento utile possa aiutare a far luce sulla sua scomparsa.

Sospese le ricerche dell'escursionista Federico Lugato

Nessun nuovo elemento che possa far luce sulla sua scomparsa. Come raccontato da Prima Belluno, si sono chiuse con questo esito le ricerche di Federico Lugato, l'escursionista 39enne di cui, dallo scorso 26 agosto 2021, si sono perse completamente le tracce sulle Dolomiti Bellunesi.

Quest'ultimo, partito in mattinata per un giro ad anello nel Gruppo del Tamer-San Sebastiano, si era accordato con la moglie, Elena Panciera, per rientrare verso l'ora di pranzo, cosa che, tuttavia, non è mai accaduto. Verso le 17 dopo averlo atteso a lungo invano, la donna ha fatto scattare l'allarme.

Gli ultimi tentativi

Le operazioni di ricerca sono scattate fin da subito, con le diverse unità di soccorso che hanno setacciato da cima a fondo tutte le aree possibili nelle quali si sarebbe potuto trovare Federico. Ieri, domenica 5 settembre, a dieci giorni dalla sua scomparsa, sulle sue tracce si sono messe persino duecento persone, di cui una novantina tra Soccorso alpino, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Polizia di Stato e Protezioni civile, con unità cinofile e droni. Insieme a loro si sono uniti un centinaio di volontari privati, che hanno percorso altre zone dopo aver risposto agli appelli lanciati dalla moglie dell'uomo scomparso.

Nessun nuovo elemento utile ha permesso nemmeno oggi di dare indicazioni puntuali sui luoghi da indagare. Tutti i soccorsi si sono ridistribuiti su alcune aree già percorse, per sopralluoghi ancora più dettagliati, in Val Prampera, nella piana sotto il Petorgnon, dove l'intrico di mughi rende difficili gli spostamenti e dove sono stati controllati anfratti e cavità. Ripassata anche l'area della Croda Daerta. Non si sono registrate altre segnalazioni, né raccolte informazioni aggiuntive.

"La natura deve fare il suo corso"

La moglie di Federico, Elena Panciera, rimasta per tutti questi giorni nei luoghi dove il marito è scomparso, ha scritto così sui social:

"Da domani 6/9 le ricerche con volontari civili saranno in pausa. I Vigili del fuoco continueranno a stare a Pralongo e, poi, ci sarà la riunione in Prefettura dove le autorità decideranno come proseguire. Grazie a tutte le persone che hanno dato un contributo, di qualunque tipo, alle ricerche".

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