Skipass gratis ai bambini vaccinati, mille genitori protestano: "Inaccettabile"
Il caso delle piste da sci di Entracque (Cuneo) è stato al centro di un servizio televisivo a "Mattino 5" perché non è stato proprio accolto a braccia aperte da tutti.
Da sabato 5 febbraio 2022, nell'impianto sciistico di Entracque, in provincia di Cuneo, tutti i bimbi dai 5 agli 11 anni che si saranno sottoposti al vaccino anti-Covid potranno avere lo skipass gratuito. Il provvedimento portato avanti da Cuneo Neve ha attirato l'attenzione di "Mattino 5" che ha mandato un suo inviato sul posto per effettuare un servizio televisivo dedicato, in quanto, l'iniziativa non è stata proprio accolta a braccia aperte da tutti.
Impianti sciistici di Entracque: i bimbi vaccinati hanno lo skipass gratis
Come racconta Prima Cuneo, a partire da domani, sabato 5 febbraio 2022, negli impianti sciistici del Comune della valle Gesso, in provincia di Cuneo, entrerà in vigore un provvedimento che regalerà uno skipass gratuito a tutti i bimbi dai 5 agli 11 anni che si saranno sottoposti alla vaccinazione anti-Covid. Il servizio, voluto da Atl Cuneese, Entracque Eventi, Cuneo Neve, Montagne Del Mare Coop, Visit Valle Gesso Associazione Culturale e Naturalistica e Ufficio Turistico di Borgo San Dalmazzo, sarà valido solo se i bambini saranno accompagnati dai genitori in biglietteria per ritiro skipass omaggio, presentando il certificato vaccinale e il documento di identità.
Grandi polemiche sull'iniziativa: il servizio di "Mattino 5"
Il provvedimento preso dall'impianto sciistico di Entracque ha attirato l'attenzione di "Mattino 5", programma televisivo Mediaset di Canale 5. Sul posto si è presentato quindi un inviato che ha intervistato l'amministratore delegato di Cuneo Neve, Roberto Gosso, il quale, a causa dell'iniziativa è stato subissato da un'ondata di polemiche: oltre mille genitori ha anche diffuso una raccolta firme di protesta, definendo l’offerta “eticamente inaccettabile”.
Forse non è stato capito il nostro spirito. - ha spiegato Roberto Gosso - Pensavamo di fare una cosa positiva, premiando le famiglie che scelgono di vaccinare i loro bambini, di certo una scelta non facile. Questo senza discriminare nessuno: noi abbiamo fatto sciare sempre tutti, nel rispetto dei decreti, e continuiamo a far sciare tutti. Siamo anche stati attenti a tenere un biglietto identico per tutti, per non diversificare e non discriminare".
La scrittrice e giornalista Antonella Boralevi, in studio, ha dichiarato:
“Il concetto di discriminazione qui è utilizzato in maniera totalmente faziosa. Si è semplicemente deciso di fare un regalo a persone che a giudizio dei gestori hanno fatto il bene di tutti noi. Non c’è nessuna discriminazione”.
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Raccolta firme di mille genitori contro l'iniziativa
Il chiarimento dell'amministratore delegato di Cuneo Neve è giunto a seguito della protesta messa in piedi da oltre mille genitori cuneesi che, in una lettera ad Entracque Neve, hanno dichiarato:
"La vostra offerta ci lascia sgomenti: riteniamo eticamente inaccettabile che una scelta di carattere sanitario venga utilizzata come strumento di marketing e quindi, in linea di principio, possa da quest'ultimo essere condizionata. La decisione è fortemente discriminante a svantaggio di quelle famiglie che, nel rispetto della legge italiana, per le più svariate motivazioni, non hanno aderito alla campagna vaccinale. Ci ferisce ed addolora profondamente che questa decisione sia stata presa in ambito sportivo, ambito che per eccellenza è o dovrebbe essere esempio di inclusione, avverso ad ogni forma di discriminazione. Per le ragioni fino a qui riportate, da oggi, le persone firmatarie non intendono più avvalersi dei vostri servizi".
Non è il primo caso
L'iniziativa cuneese non è la prima del genere. A Bobbio, in Lombardia, dal 10 gennaio al 10 febbraio i bambini vaccinati sciano gratis.
"Abbiamo pensato a lungo ad un modo per dare il nostro contributo in questo momento difficile - spiega Massimo Fossati, direttore di Itb, il gestore che ha organizzato l'iniziativa - E così abbiamo deciso di scendere in campo insieme ai più piccoli e alle loro famiglie. Per un mese quindi i bambini non dovranno spendere nulla per sciare a Bobbio".
Anche in questo caso si era sollevata qualche polemica, ma più che altro sui social network.
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