Siccità: nei fiumi in secca tornano... i cercatori d'oro
Avvistati lungo le sponde dell'Adda, particolarmente asciutto.
Le precipitazioni cadute nei giorni scorsi non sono state risolutive. Il Nord Italia è ancora nella morsa della siccità. A fotografare la situazione sono soprattutto i fiumi, mai a un livello così basso. Ma ciò che per molti rappresenta un problema, per qualcuno si trasforma in un'opportunità. E così sulle rive del fiume Adda si torna a rivivere un'atmosfera da Far West con il ritorno... dei cercatori d'oro.
Cercatori d'oro nell'Adda in secca
Come racconta Prima La Martesana, negli ultimi giorni il fiume Adda in secca si è popolato di cercatori d'oro. "Armati" di batee, pale e setacci, numerosi sono coloro che giungono anche da piuttosto lontano per setacciare la sabbia dell'Adda alla ricerca di pagliuzze del prezioso metallo giallo. Un po' come avveniva a cavallo tra il 1800 e il 1900 nella famosa corsa all'oro del Klondike, località divenuta famosa anche grazie ai fumetti di Walt Disney, che fece risalire gli inizi della fortuna di Zio Paperone proprio in quel contesto.
Batea e canaletta
Come ha spiegato Fiorenzo Mandelli, divulgatore ed esperto conoscitore del tratto roccioso leonardesco dell'Adda, uno degli strumenti fondamentali dei cercatori d'oro è la batea, termine tecnico per indicare la "padella" utilizzata dai cercatori, che viene immersa nell'acqua per setacciare il greto. Poi con la canaletta, un attrezzo di legno scanalato, si inizia a filtrare il materiale alla ricerca di qualche pagliuzza d'oro.
In realtà alcuni appassionati della materia facevano già capolino sulle sponde dell'Adda già in passato, ma quest'anno, con la siccità che ha "asciugato" i fiumi, le ricerche potrebbero essere più proficue. O almeno questo è quello che si augurano i cercatori...