Allarme

Se questo è turismo: tra tuffi nei canali e pic-nic improvvisati... i veneziani dicono no

Turisti stranieri ma anche nostrani: c'è davvero di tutto tra i visitatori che deturpano la città lagunare.

Pubblicato:
Aggiornato:

 

Se era questo il turismo che si aspettava, forse è meglio rivedere un po’ di cose. Da qualche giorno, gira sul web il video di due turisti tedeschi che, incuranti dei divieti imposti, fanno il bagno in Canal Grande, passando sotto il Ponte di Rialto e salutando trionfanti chi li stava filmando. Non si tratta di un caso isolato: a causare la polemica sui social, anche una coppia di turisti nostrani che fanno un comodo pic nic sulle scalinate della Chiesa di San Pantalon.

Chiare, fresche e dolci acque…

I due tedeschi filmati, due uomini di mezza età probabilmente accaldati dopo una lunga camminata tra le calli, hanno deciso di tuffarsi e rinfrescarsi nell’acqua del Canal Grandein questi giorni stranamente limpida. Il video, opera di Augusto Maurandi, è stato condiviso sulla pagina Venezia non è Disneyland e ha fatto immediatamente il giro del web. Da anni, ormai, il Comune di Venezia si batte per tutelare la città con la campagna #EnjoyRespectVenezia che mira proprio a proteggere il delicato equilibrio della laguna e vieta comportamenti indecorosi come quello dei due turisti: ci troviamo pur sempre all’interno di un sito Patrimonio dell’Unesco e non in un parco divertimenti.

Non solo turisti stranieri

Ai molti che hanno sempre lamentato che il turismo di massa sia soltanto quello straniero è arrivata una dura risposta: risale a qualche settimana fa la foto di Stefano Camozzi, anche questa rintracciata su alcuni gruppi Facebook, in cui due turisti fanno serenamente un pic nic sulle scalinate della Chiesa di San Pantalon. Focaccia, pane, affettati vari e altre leccornie: nulla in contrario, se ci si fosse trovati in una delle aree pic nic autorizzate (come quella presente a Castello, all’interno dei Giardini Napoleonici) ma banchettare nel cuore della città è davvero troppo. Si chiama in causa il buon senso, sperando che prima o poi turisti da ogni parte del mondo si rendano conto del luogo in cui si trovano.

Seguici sui nostri canali