Sblocco licenziamenti: ditta lascia a casa 152 lavoratori con un'e-mail
E' successo in Brianza due giorni dopo l'accordo nazionale sullo sblocco dei licenziamenti tra Governo e sindacati, che prescriveva di ricorrere alla cassa integrazione, prima di qualsiasi altra cosa.
Il segretario generale della Fiom Cgil Brianza Pietro Occhiuto non ha esitato a definirlo il primo effetto conclamato dello sblocco dei licenziamenti. E' il caso della Gianetti Fad Wheel, azienda di lavorazione metalli di Ceriano Laghetto, in Provincia di Monza, che in un amen ha inviato 152 e-mail a tutti i suoi dipendenti per annunciare chiusura dello stabilimento e conseguente licenziamento.
Ditta ha lascia a casa 152 lavoratori con un'e-mail
E' successo sabato, 3 luglio, a fine turno pomeridiano e da allora davanti ai cancelli ci sono loro, gli operai. Ma non solo, anche i sindacati di zona il sindaco della città, che già in serata, dopo esser stato al presidio improvvisato, postava su Facebook:
Che fine ha fatto l'accordo Governo-sindacati?
Il punto è che solo giovedì 1 luglio 2021 a livello nazionale era stato reso noto l'accordo finalmente raggiunto sullo sblocco dei licenziamenti tra Governo e sindacati: in sintesi, ricorrere alla cassa integrazione, prima di qualsiasi altra cosa.
La Brianza insomma è la prima a smentire il patto.
Racconta Prima Monza che le parti sociali sono assolutamente convinte che l'azienda abbia le carte in regola per continuare a produrre ruote per camion e moto a Ceriano e vogliono portare il caso fino in Parlamento, parlando di arroganza e di una Società che "si è disinteressata dei propri dipendenti prendendo una decisione senza aver ascoltato le parti sociali e disattendendo le raccomandazioni del Presidente del Consiglio Draghi a evitare i licenziamenti utilizzando gli ammortizzatori sociali":
"Nel tardo pomeriggio di Sabato 3 Luglio - scrivono i sindacati - le Organizzazioni Sindacali sono state informate a mezzo pec da parte della società Gianetti Fad Wheels della volontà di chiudere senza alcun preavviso lo stabilimento di Ceriano Laghetto, leader nella produzione di cerchioni nel settore dei veicoli pesanti. Una notizia arrivata a ciel sereno mentre i lavoratori avevano appena terminato il lavoro straordinario del sabato".
"Immediatamente abbiamo incontrato le lavoratrici e i lavoratori nel piazzale antistante l’azienda e abbiamo indetto un’assemblea permanente con sciopero ad oltranza per contrastare questa scellerata decisione che riteniamo del tutto sbagliata e priva di ogni fondamento. Abbiamo chiesto un incontro alla società e abbiamo chiesto un incontro anche alla Regione Lombardia".
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