Ruba una piantina dal bar per la sua ragazza e sei mesi dopo la restituisce: "Mi ha lasciato"
E' successo in Piemonte, e la vicenda - manco a dirlo - ha scatenato ironie e commenti in Rete.
"Se qualcuno ruba un fiore per te...". Diceva così una famosa pubblicità degli anni Ottanta. E deve aver pensato lo stesso anche il protagonista di questa storia. Che però non è finita bene, e quella piantina sottratta sei mesi prima in un locale per donarla alla sua amata ora che lei se ne è andata gli provocava troppi ricordi. E così ha deciso di restituirla.
Ruba una piantina per amore e la restituisce sei mesi dopo: "Mi ha lasciato"
Come racconta Prima Il Canavese, a novembre 2021 dall’esterno del bar "L’ora del Caffè" sparisce una piantina di fiori. Nulla di prezioso, ovviamente, se non il fastidio per un vaso ornamentale nei pressi del dehor portato via nella notte e che al mattino alla riapertura del bar i titolari non ritrovano più al suo posto. Sdegno, per un gesto senza un senso apparente; fastidio, per sapere che qualcuno si è appropriato di un qualcosa che non gli apparteneva. E fin, qui, si direbbe: nulla di strano. Certo.
Ma quello sdegno e fastidio di alcuni mesi prima si è trasformato in estremo stupore quando pochi giorni fa i proprietari del bar si sono ritrovati quella stessa piantina nel punto esatto dove era stata portata via e con a fianco una lettera di scuse dell’autore del "furto".
La storia, manco a dirlo, è diventata presto virale.
La lettera di scuse
Ecco cosa scrive il ladro per una notte:
"In un momento difficile della mia vita, una sera di novembre scorso, avendo la necessità di fare un regalo floreale alla mia fidanzata mi sono appropriato di una vostra pianta.
Tutto è andato bene, ma in questi giorni ci siamo lasciati restituendoci i regali. Mi fa molto male vedere questa pianta. Mi ricorda sempre Lei (scritto con la “l” maiuscola).
Quindi ho preso la decisione di restituirvela.
Vi chiedo scusa se non lo faccio di persona ma sono ancora molto fragile".
Se qualcuno ruba qualcosa per te...
Una lettera intrisa di sentimento (ancora vivo per l’ex), romanticismo (se qualcuno ruba qualcosa per te… sotto sotto c’è… amore) e pentimento (per il gesto fatto) ma anche a mille interpretazioni sul tempo che stiamo vivendo. Chi, dopo un gesto del genere, si prenderebbe la briga di restituire il maltolto, quand’anche si tratti di una piantina di una decina di euro?
Non solo. Corredando il gesto con un biglietto realizzato al computer scegliendo anche un carattere, che ricorda la grafia corsiva di un tempo che fu, come l’ultimo dei romantici rimasti sulla terra? Con il rischio, se tale lo possiamo definire, di essere immortalato in qualche video camera di sicurezza. Non che la giustizia abbia tempo da perdere con queste genere di cose, ma giusto per non minare quella fragilità di cui lo stesso autore parlava.
Sarebbero tante le riflessioni che si potrebbero aprire partendo da questa lettera, come i regali restituiti a chiusura di un amore che fu, ma una in particolare ne sovviene: ma non è che il cadeau floreale rubato alla fine abbia portato sfortuna a una relazione che doveva essere per tutta la vita? Forse, la prossima volta, se si tratta di amore vero, una tappa dal fiorista potrebbe essere più salutare. Per l’amore stesso...