QC Terme rinasce e sbarca a New York
Con una vista mozzafiato su Manhattan, il nuovo e grande centro benessere apre sull’isola di Governors Island
New York, è questa la nuova affascinante sfida dei fratelli Andrea e Saverio Quadrio Curzio, rispettivamente Ad e Presidente di QC Terme. La società specializzata nella creazione di esperienze di benessere nei dieci centri termali e wellness con hotel e SPA: Bormio (Bagni Vecchi, Bagni Nuovi e Villa Vette Alpine), Pre Saint Didier (Terme e Monte BiancoResort), San Pellegrino (Terme e QC Room), Dolomiti in Val di Fassa, Milano, Torino, Roma e Chamonix.
La ripartenza di QC Terme
Il campione italiano del benessere , 86 milioni di fatturato nel 2019 con 1,2 milioni di ingressi e quasi 800 collaboratori, è stata una delle società maggiormente colpite dalla pandemia. Nove mesi di stop forzato hanno messo a dura prova l’intraprendenza, la resistenza e la tenacia dei due fratelli lecchesi e del gruppo, ma non c’è mai stato alcun dubbio sull’investimento complessivo di quasi 40 milioni di euro per esportare il benessere e lo stile di vita Made in Italy negli States.
La Day Spa di New York
Tre edifici in stile vittoriano di circa 8.000 mq, con un’area verde di oltre 4.000 mq, una vera rarità a New York. Un progetto affascinante e molto ambizioso che verrà realizzato in tre fasi, che si concluderà nel 2024 e che rappresenta una svolta già con questa prima apertura.
“La pandemia ha rallentato i nostri progetti, ma non questo - esordisce Andrea Quadrio Curzio - Il primo lotto della Day Spa di New York lo inauguriamo il 22 giugno e rappresenta la migliore ripartenza dopo un anno davvero faticoso, il simbolo della rinascita. Abbiano da poco completato uno dei tre edifici vittoriani, il più grande. Inserito in un contesto iconico, affacciato su Manhattan con una vista mozzafiato: è una cartolina suggestiva. Qui passi dal ritmo frenetico della città al benessere, lasciandoti alle spalle tutti i problemi. Abbiamo curato minuziosamente tutti i dettagli per accogliere le persone nel migliore dei modi e far trascorrere loro un’esperienza indimenticabile".
Parlando della struttura afferma:
"È un bellissimo immobile di fine Ottocento. Recuperato con maestria e arredato magnificamente grazie anche alla collaborazione di piccole aziende lombarde e italiane. All’interno si respira un’atmosfera di inizio secolo scorso, abbiamo unito lo stile e la qualità di vita italiane con la vivacità e l’apertura culturale newyorkesi. Ci sono, infatti, continui rimandi ai nostri tessuti, alla nostra sartoria, e più in generale a tutte le eccellenze del Belpaese: moda, food e design. Nelle sale ci sono poltrone rivestite in tessuti preziosi, alle pareti sono appesi quadri di signore eleganti con il cappello e borse, poi figure di gentiluomini che indossano il Borsalino. Sono immagini che raccontano l’eleganza italiana, la nostra cura dei dettagli.
Nelle aree che dedicheremo alla food experience si troveranno carrettini con ruote in legno per il buffet ricoperti da un tendalino con tanti prodotti freschi che richiamano i mercati di una volta. Insomma sarà un centro benessere al servizio della metropoli. Per consentire alle persone di concedersi una breve fuga e riappropriarsi di un rapporto più vero con la propria storia e con la natura”.
L'intervista
Dopo questa prima apertura quando pensate di completare l’intervento?
“Nel 2022 realizzeremo il secondo lotto e nel 2023 completeremo il terzo. Una volta finito sarà il nostro più grande centro benessere, molto più grande di San Pellegrino, due volte e mezza Milano. Entro il 2022 contiamo di arrivare a 150.000 ingressi con un fatturato di oltre 10 milioni di euro per poi sfiorare i 300.000 ingressi a regime nel 2025 con un fatturato di oltre 30 milioni. All’interno della struttura lavoreranno quasi cento collaboratori”.
Cosa significa sbarcare nella Grande mela per un’azienda leader nel settore del benessere e del Made in Italy?
“Vogliamo portare lo stile di vita italiano a New York. Arrivare negli USA significa continuare a guardare al futuro, confrontarsi con la metropoli più competitiva al mondo, migliorare le nostre esperienze”.
Con un’azienda ferma da quasi un anno questo investimento rappresenta un forte segnale di fiducia e di ripartenza.
“Se avessimo saputo del secondo lockdown dell’autunno-inverno, forse avremmo rallentato un po’. Rallentato, non fermato. Nel 2020 abbiamo investito quasi 30 milioni di cui 16 solo a New York, che per noi rappresenta una tappa importante e strategica per lo sviluppo della nostra azienda. Ma 14 milioni li abbiamo investiti pure in Italia e Francia per realizzare il resort Villa Vette Alpine a Bormio, ingrandire il centro di San Pellegrino anche all’area del Casinò, ampliare le strutture di Chamonix e Dolomiti, rinnovare Milano, senza dimenticare nuove sale relax, saune, piscine e aree solarium in un po’ tutti i centri. L’investimento è connaturato alla vita dell’impresa”.
Ci spieghi meglio quest’ultimo concetto.
“Investire significa guardare avanti, chi smette di investire sicuramente mette a rischio il proprio business e il proprio futuro. E questo vale anche in un momento di profondi cambiamenti come quello che stiamo vivendo. Poi rappresenta anche un messaggio positivo per le persone che lavorano con te, che così comprendono che QC sta gettando base solide anche per il domani”.
Il modello di business di QC Terme è valido anche in questo momento?
“Forse ancora più oggi di ieri. Le persone hanno bisogno di bellezza, di sentirsi accolte, incluse, coccolate, di sognare e pensare alla qualità della propria vita, al benessere, al relax, allo stare bene. Il nostro poi è un modello in continua evoluzione”.
Avete introdotto qualche novità?
“Sempre. Ogni giorno ascoltiamo i nostri ospiti, cerchiamo di capire le nuove esigenze. Tra queste vi è il wellness working. Nei nostri 6 wellness hotel (3 a Bormio, 1 a Pre Saint Didier, 1 a Roma e 1 a San Pellegrino) offriamo la possibilità di fare smartworking: abbiamo investito nelle dotazioni e nelle postazioni con powerbank, per chi vuole lavorare in modo piacevole ed efficace in ambienti ad alta connettività, dove ricaricare il proprio smartphone, il proprio tablet e tutte le altre strumentazioni tecnologiche. Lavorare in ambienti belli e stimolanti ti rigenera, ti permette di coltivare progetti e idee, ti aiuta ad essere maggiormente creativo, di recuperare emotivamente e ti garantisce una sorta di riabilitazione intellettuale”.
QC però non si fermerà a New York ...
“Tutti coltivano il sogno americano - confermano in coro i fratelli Andrea e Saverio Quadrio Curzio - Nel mentre completeremo il progetto nella Grande Mela valuteremo altre opportunità. La prossima tappa sarà molto probabilmente a Sedona, in Arizona, dove è nata la New Age, un’area dove le persone cercano il benessere. E di certo né esamineremo altre. Durante i lavori a Governors Island abbiamo avuto molti contatti con importanti imprenditori americani che - affascinati dal nostro modello di business - ci hanno proposto di investire con loro in altri territori”.
Gli States diventeranno sempre più importanti anche dal punto di vista dei numeri, del fatturato.
C’è il rischio di spostare la sede all’estero?
“Assolutamente no. Il cuore e la mente rimarranno a Milano. Noi siamo lecchesi-valtellinesi e siamo molto legati al nostro territorio. Dal punto di vista aziendale siamo nati in Valtellina da dove vengono i Quadrio Curzio,e dove siamo partiti 22 anni fa ristrutturando prima i Bagni Vecchi e poi i Bagni Nuovi a Bormio, che ora abbiamo implementato con il resort Vette Alpine. Quello fu uno dei lasciti di nostro papà Pericle, ingegnere, ma umanista, mancato molto giovane, che aveva un’azienda di costruzioni nel settore delle grandi opere. Ci aveva insegnato l’importanza dei sogni e dell’uso della logica per cercare di realizzarli. La combinazione di cultura tecnica (dall’esperienza edile) ed umanistica, ci ha consentito di realizzare esperienze per le persone e di ingegnerizzare e replicare i processicreativi”.
Continuerete a svilupparvi anche in Italia?
“Certamente. Abbiamo avuto progetti avanzati per strutture in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Quella più avanti è proprio quella Lombarda, in una bella località sul Lago di Garda, ma è un progetto che inizieremo a gestire solo nel 2022”.
Si parla anche di un vostro interessamento per la Società Terme di Salsomaggiore, attualmente in concordato, che cerca un partner per un progetto di rilancio della struttura
“Siamo sempre disposti a valutare tutte le opportunità interessanti. Questa lo è ma bisogna verificare bene la fattibilità”.