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Ieri anche in alcune città venete, tra cui Padova, la mobilitazione dei pompieri contro il mancato adeguamento salariale.
Ieri la manifestazione di protesta dei Vigili del fuoco a Montecitorio, che ha avuto anche un'appendice nelle città venete, tra cui Padova.
"Ieri la piazza ha risposto dicendo NO alla proposta dell'amministrazione di umiliare i Vigili del Fuoco con una spartizione economica vergognosa. Ieri ha vinto la lotta, la tenacia e le ragioni di chi non vuole arretrare di un solo passo".
"I media hanno risposto al nostro appello dandoci ampio spazio, la politica ha preso posizioni forti rimettendo in discussione quanto sta accadendo. Ha vinto chi ha lottato anche per chi è rimasto a casa a criticare la lotta o, peggio ancora, chi ha sempre tifato per i dirigenti".
"USB e UIL, ma soprattutto tanti lavoratori non iscritti o iscritti ad altri hanno condiviso la manifestazione di Montecitorio; nel contempo la CISL ha protestato davanti alle prefetture. Ieri è stata una ottima giornata di lotta che ha indiscutibilmente portato in piazza la buona rabbia di chi vuole giustizia. La Lotta continua in queste ore in preparazione di un confronto che ci sarà. GRAZIE A TUTTI".
"L’armonizzazione dei 165 milioni deve avere un inizio che garantisca una distribuzione equa e ponderata in base al rischio che il Corpo più amato dagli Italiani mette in atto quotidianamente con la protezione dei cittadini per 365 giorni all'anno - le ragioni dei manifestanti - Oggi, ci troviamo davanti una Amministrazione che si scaglia contro le fasce più deboli dando 13€ lorde al mese e un blocco di 5 anni sulle prime assegnazioni. Ai vigili giovani la politica ha regalato non i famigerati 165 milioni ma un futuro di pochi spiccioli, una vita lontana da casa e la concretezza di una pensione che non arriverà mai. Oggi questa manovra getta nel baratro della povertà la componente “anziana” che in questo Paese rappresenta la spina dorsale del soccorso pubblico. Niente previdenza, nessun aumento che valorizzi ma soltanto cifre che offendono.