stroncato a 58 anni

Poliziotto no vax ucciso dal Covid preso nell'hotspot per migranti. La compagna: "Si sentiva più forte del virus"

Candido Avezzù, di Jesolo, aveva contratto il virus nella struttura di Taranto, dove era in servizio.

Poliziotto no vax ucciso dal Covid preso nell'hotspot per migranti. La compagna: "Si sentiva più forte del virus"
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Candido Avezzù, poliziotto 58enne residente a Jesolo - che aveva deciso di non vaccinarsi perché si sentiva più forte di quel nemico invisibile - è morto a causa della grave polmonite causatagli dal Covid.

Poliziotto no vax morto di Covid

Come racconta Prima Venezia Avezzù era in servizio temporaneo a Taranto, all'hotspot che ospitava, in quel momento oltre 300 migranti. Proprio in quei giorni era scoppiato un focolaio che aveva fatto registrare 33 positivi. Fra questi anche lui. E' stata la sua ex compagna di vita a raccontare le sue convinzioni che l'avevano portato a sottovalutare il Covid. Non si era vaccinato perché si riteneva più forte del Covid.

"Lui era contrario al vaccino, temeva gli avrebbe causato una trombosi, non si fidava. E non credeva neppure che il coronavirus fosse così pericoloso. Mi diceva: “Io sono più forte del covid”. Forse aveva sottovalutato il pericolo…”, ha raccontato la donna che è stata per anni al suo fianco.

Ed era partito così, con questa convinzione verso l'hotspot di Taranto, la struttura che accoglie i migranti, affrontando un imponente focolaio. Focolaio che non l'ha risparmiato. Quando ha scoperto la positività, il 28 luglio, aveva cercato di ironizzare, di allentare la tensione. Poi, però, era stato trasferito a Dolo e poi in terapia intensiva a Mestre.

"Non è un posto dove passare le vacanze - aveva scritto su Facebook - spero di andare a casa stamani".

Le sue condizioni di salute, inizialmente, non avevano destato particolare preoccupazione, tanto che lui stesso, il 10 agosto, aveva commentato, ancora una volta con ironia. Poi, però, la situazione è precipitata e l'agente di Polizia di 58 anni è morto per quel virus che aveva sottovalutato.

Il post sulla sua lapide

I sindacati di polizia avevano denunciato il pericolo della missione all'hotspot, chiarendo che il tema degli sbarchi, in piena pandemia, avrebbe provocato delle conseguenze drammatiche.

Dramma che lui ha cercato di prendere sempre con ironia, fino a quell'ultimo post, quando stava per essere trasferito in terapia intensiva:

"Entro in terapia intensiva - aveva scritto - Sulla lapide lo scudetto del 2 grazie", facendo riferimento al secondo reparto mobile, quello al quale apparteneva. Domenica è morto a causa della polmonite Covid che gli ha distrutto i polmoni.

 

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