Pm10 in Veneto, leggera flessione nella concentrazione delle polveri sottili
Ecco com'è andato il semestre invernale 2020-2021.
Come ogni anno, dal primo ottobre ARPAV ha reso disponibile, per ogni comune della regione ad esclusione di quelli facenti parte della zona “Prealpi e Alpi”, la valutazione dello stato di criticità del PM10. Obiettivo principale evidenziare gli episodi di accumulo del particolato atmosferico, cioè i periodi prolungati di superamento del valore limite giornaliero del PM10.
Pm10 in Veneto, leggera flessione nella concentrazione dell'inquinante nell'aria
Il periodo di valutazione, che di regola avrebbe dovuto terminare il 31 marzo, per il semestre 2020-2021 è stato prolungato fino al 30 aprile per rafforzare le misure di riduzione delle concentrazioni di PM10 in aria ambiente, come previsto dalla DGRV 238/2021 che ne ha esteso la validità a tutto aprile.
La stagione in sintesi
Le valutazioni della criticità PM10 hanno evidenziato per il periodo appena concluso l’assenza di giorni in allerta 2 (ROSSA) in tutte le aree. Inoltre le aree di Belluno, Conegliano, Chioggia e Adria non hanno registrato nessun giorno in allerta 1 (ARANCIONE), mantenendo quindi sempre la condizione di allerta 0 (VERDE).
Nelle altre aree si è registrato invece almeno un episodio di accumulo che ha fatto scattare l’allerta 1. In questi casi il numero di giorni registrati in allerta arancione è stato al massimo di 14 giorni sui 212 totali di valutazione, in tendenziale calo rispetto alla media delle giornate in allerta 1 registrate nel semestre 2019-2020, caratterizzato da un mese gennaio particolarmente sfavorevole alla dispersione degli inquinanti. Il bollettino di criticità del PM10 riprenderà il prossimo primo ottobre 2021.
Dati Validati - Provincia di Belluno
Dati Validati - Provincia di Padova
Dati Validati - Provincia di Rovigo
Dati Validati - Provincia di Treviso
Dati Validati - Provincia di Venezia
Dati Validati - Provincia di Verona
Dati Validati - Provincia di Vicenza