Patria potestà tolta a No vax: è successo ancora, stavolta in Veneto
Il Tribunale ha deciso che un papà non è idoneo a prendere decisioni circa la Salute della propria figlia.
Nei giorni scorsi ha fatto molto rumore il braccio di ferro che ha visto protagonisti, fra Modena e Bologna, da una parte la direzione di un ospedale e dall'altra una coppia di genitori che volevano fossero effettuate trasfusioni solo con sangue No vax per il figlio che necessitava di un'operazione chirurgica urgente.
E' finita con la patria potestà tolta a mamma e papà e l'affido ai Servizi sociali. Ed è successa la stessa cosa anche in Veneto: qui non c'era una situazione di particolare urgenza, ma anche in questo caso il Tribunale ha deciso che un papà non è idoneo a prendere decisioni circa la Salute della propria figlia, che aveva sottoposto a una falsa vaccinazione grazie a un medico compiacente.
Ancora patria potestà tolta a No vax
Un papà No vax residente con la famiglia in provincia di Belluno, aveva deciso di portare la figlia adolescente da un medico (altrettanto) No vax a Marina di Ravenna per sottoporre la 12enne a una falsa inoculazione. Ma la situazione era venuta a galla e ora il Tribunale si è pronunciato.
Il Tribunale competente ha sospeso in via cautelativa la potestà genitoriale dell'uomo. La misura, però, è solo temporanea e non impedisce al papà di vedere la figlia: come racconta Prima Belluno, l'uomo, tuttavia, non potrà prendere decisioni per l'adolescente, soprattutto in materia di salute. Ora si attende il dispositivo del Tribunale dei Minori di Venezia che deciderà subito dopo aver sentito entrambi i genitori. La macchina giudiziaria era partita dalla madre della piccola.
La donna, ex compagna dell'uomo, con il suo esposto aveva di fatto messo in evidenza tutta la filiera dando il via alla complessa e importante indagine di Polizia che ha smascherato il medico di Marina di Ravenna, Mauro Passarini, arrestato, e al sequestro di 191 Green pass fasulli. Il papà No vax, in questo ambito, resta indagato per concorso con il medico vaccinatore.
Solo sangue No vax: il caso in Emilia
Un'altra controversia giudiziaria in Emilia è finita a sfavore della coppia di genitori che pretendeva che al figlio venisse trasfuso esclusivamente sangue di donatori non vaccinati contro il Covid. Il Tribunale per i minorenni, nella giornata di giovedì 10 febbraio 2022 ha nominato come tutori del piccolo i servizi sociali, togliendo la patria potestà ai genitori naturali.
Nelle scorse ore il giudice tutelare di Modena aveva a sua volto accolto il ricorso dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna - dove il minore è ricoverato per un intervento al cuore - impedendo, di fatto, ai genitori di fermare l'operazione (necessaria per il bambino) per via delle loro convinzioni ascientifiche in relazione al sangue di donatori vaccinati.
Il bimbo affetto da cardiopatia ha rischiato di non essere operato a causa della secca opposizione dei genitori di acconsentire a trasfusioni che non fossero, esclusivamente, provenienti da persone non vaccinate. La coppia di No vax, infatti, aveva la convinzione che "il vaccino" sarebbe così stato trasmesso al figlio "infettandolo" con i suoi principi attivi.
I genitori avevano anche recuperato una quarantina di donatori - rigorosamente non vaccinati - mediante un appello affidato a una chat Telegram di No vax.
Il giudice ha dato ragione ai sanitari:
"Ci sono le garanzie di assoluta sicurezza nel sangue fornito dall’ospedale, qualsiasi sia la sua provenienza, rendendo così superabile qualsiasi obiezione dei genitori".