"Paga 180 euro a causa della guerra in Ucraina o ti chiudiamo il gas", ma il nonnino non ci casca
E' successo a Trezzo sull'Adda, in provincia di Milano. Per fortuna la vittima designata è riuscita a smascherare la truffatrice.
Quando c'è una situazione che colpisce emotivamente compaiono sistematicamente gli sciacalli che vogliono lucrarci sopra. E dopo il Covid anche la guerra in Ucraina - con il conseguente caro-gas - è un'occasione troppo ghiotta da farsi sfuggire per truffatori senza scrupoli. E così capita che alla porta di un anziano arrivi qualcuno che chiede soldi adducendo motivazioni legate alla crisi nell'Est Europa. E' successo a Trezzo sull'Adda, in provincia di Milano.
La guerra in Ucraina diventa la scusa per una truffa
Come racconta Prima la Martesana, una donna si è finta un'impiegata dell'azienda del gas per cercare di convincere un anziano a farsi dare 180 euro come contributo causato dal conflitto in corso. Il rischio, secondo la furfante, che prima aveva contattato telefonicamente la vittima e poi si è presentata alla porta di casa, è che se non avesse pagato sarebbe stata interrotta la fornitura di metano all'interno dell'abitazione.
Nonostante le insistenze della truffatrice, l'uomo però non si è fatto imbrogliare, non ha aperto la porta e non le ha consegnato la somma richiesta, preferendo contattare la Polizia Locale.
Raggiri sempre più frequenti
Oramai i truffatori sono ovunque, sono esperti e pronti a sfruttare occasioni dettate dall'attualità. Dopo l'acqua contaminata da mercurio, o le fughe di gas, o ancora le banconote o i gioielli da nascondere nel freezer per proteggerli, nelle scorse settimane si era fatta largo un'altra truffa: quella dell'acqua contaminata dal Covid.
"Ci è stata segnalata la presenza del Covid nell'acqua. Ci faccia entrare per effettuare tutti i controlli del caso", avevano detto i furfanti, che erano riusciti a farsi aprire.
Il consiglio, quando si sospetta di avere a che fare con dei malintenzionati, è sempre quello di non aprire la porta di casa, non fornire dati personali, non dare soldi e contattare immediatamente le Forze dell'ordine.
E' bene ricordare che qualsiasi segnalazione fatta alle autorità competenti riguardante le caratteristiche fisiche di queste persone, come aspetto e vestiario, e dei loro mezzi di trasporto può essere fondamentale per risalire all'identità dei truffatori.