Non è stato un malore improvviso a uccidere il 79enne trovato morto in un'azienda della bergamasca

La tragedia è avvenuta domenica 10 aprile 2022 in un capannone nella Bergamasca. La vittima è Giuseppe Finazzi, imprenditore di 79 anni deceduto dopo essere rimasto incastrato con la camicia in un macchinario in azienda.

Un altro morto sul lavoro

Come riporta Prima Bergamo, si conta purtroppo un’altra vittima del lavoro in provincia. Di domenica, tra l’altro. Nella serata di ieri, 10 aprile 2022, in un capannone nella zona industriale di Telgate, nella Bergamasca, all’interno dell’officina meccanica Cmf, un uomo di 79 anni ha perso la vita dopo essere rimasto incastrato in un macchinario: pare che gli si sia impigliata la camicia.

Era tornato in azienda per finire un lavoro

La vittima è Giuseppe Finazzi, 79 anni, che avrebbe compiuto gli 80 anni il 29 maggio e che abitava in via Valle Rossera a Chiuduno. Nel tardo pomeriggio di domenica era andato nella sua azienda per ultimare un lavoro. La moglie Luisa, non vedendolo rientrare per cena, si è preoccupata e ha così chiamato la figlia Maria Chiara, che ha chiesto al marito Armando Platto di andare a controllare: è stato il genero a trovarlo in officina senza vita, sul macchinario.

Alla Cmf domenica sera, una volta avvertito, si è precipitato pure l’altro figlio dell’artigiano, Roberto, 41 anni, docente di Statistica all’Università di Bergamo.

Non è stato un malore

La causa della morte dunque non è ricollegabile, come inizialmente si era ipotizzato, a un malore durante il lavoro. Ma anzi sembrerebbe che l'anziano sia rimasto impigliato nel macchinario con un pezzo di stoffa, probabilmente la camicia. Essendo da solo in azienda al momento dell'incidente nessuno ha potuto soccorrerlo nell'immediato impedendone il decesso: all'arrivo dei soccorsi, infatti, è stato possibile solo constatare il decesso del 79enne.