Nella valle della tragedia del Vajont ora è un inferno di fuoco
La situazione è drammatica, i mezzi e le squadre mobilitate lavorano incessantemente da ore... ma la terra brucia ancora. E le fiamme sono sempre più vicine ai centri abitati
Le immagini della catastrofe naturale in corso nel bellunese, in Val di Zoldo e nel comune di Longarone, sono drammatiche: il territorio è divorato dalle fiamme, l'aria è irrespirabile e il fuoco è arrivato a sfiorare il cimitero "simbolo" della tragedia del Vajont...
Nella valle della tragedia del Vajont ora è un inferno di fuoco
Un territorio ferito. Devastato. Un luogo, inoltre, che porta ancora addosso i segni della catastrofe del Vajont, ora però, falcidiato da un terribile incendio che si sta portando via ettari di bosco. Natura già in sofferenza per il lungo periodo di siccità, che ora è letteralmente divorata dalle avide fiamme, ancora in attività dopo ore e ore di lavoro incessante da parte delle squadre in azione.
Squadre in azione
Vigili del fuoco, protezione civile, cittadini, tutti sono uniti nella lotta contro il "mostro" infuocato, che sta producendo danni e forte apprensione. Sì, perché oltre ad aver bruciato un vero e proprio polmone verde nazionale, le fiamme hanno lambito un luogo simbolo, il cimitero in cui sono custoditi corpi delle vittime della tragedia del Vajont. E ora si teme che il fuoco arrivi proprio a toccare le case dei paesi interessati. Sul versante viabilistico nella zona della Val di Zoldo, ovviamente si rilevano chiusure preventive per pericoli di frane e per la caduta di polvere.
Obbligo di indossare la mascherina all'aperto
Un evento distruttivo quello con cui i bellunesi si stanno confrontando, che ha anche delle ricadute su chi non vive nelle immediate vicinanze dei focolai. La Ulss1 Dolomiti, infatti, ha diramato di tutta fretta un comunicato in cui si avverte la popolazione sugli eventuali rischi connessi all'inalazione dell'aria inquinata dai fumi. Si consiglia, in sostanza, di non uscire dalle proprie abitazioni. In caso contrario, invece, se proprio dovesse essere necessario uno spostamento all'aria aperta, si chiede di indossare le mascherine protettive del tipo FFP2.
Dietro agli incendi l'ombra della mano umana...
Al momento, tuttavia, non è dato sapere se l'incendio di vastissime dimensioni che sta divorando il territorio sia stato innescato da una persona oppure se sia il risultato di un fenomeno naturale. Ovviamente il timore che dietro la tragedia ci sia un gesto doloso, è molto concreto. Ma servirà del tempo per analizzare questo aspetto.