IN SEI ERBORISTERIE

Nella chinatown di Milano vendevano falsi farmaci anti Covid

Sarebbe interessante capire chi è che li comprava...

Nella chinatown di Milano vendevano falsi farmaci anti Covid
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Cosa non si fa per non prendere il Covid! Forse la paura dei contagi in rialzo, forse la stanchezza di lockdown e quarantene, o forse ancora il terrore di infettarsi: chissà cosa spingeva gli acquirenti di sei erboristerie milanesi a comprare farmaci che avrebbero dovuto "prevenire" l'infezione da Covid ma che, in realtà, oltre a non possedere in alcun modo questa "proprietà magica" erano invece pieni di metalli pesanti.

Sei erboristerie di Milano vendevano integratori anti covid:

Come riporta Prima Milano, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno dato esecuzione a un sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, su oltre 620.000 integratori alimentari, nonché oltre 23.000 farmaci, dannosi per la salute del consumatore, illecitamente commercializzati da sei erboristerie di Milano città, già denunciate per esercizio abusivo di una professione, somministrazione e commercio di medicinali guasti e frode nell'esercizio del commercio. Le indagini da cui scaturisce l'adozione del provvedimento cautelare sono state avviate dopo che – durante l'ordinaria attività di controllo economico del territorio svolta dai finanzieri del Comando Provinciale di Milano – era stata rilevata l'esposizione, su una delle vetrine delle erboristerie ispezionate, di un volantino reclamizzante la confezione di un prodotto in pillole con la seguente dicitura “Anti COVID-19 TCM Prevention Formula Grannules for Global Use”.

Uno dei prodotti sequestrati

Il sequestro del materiale sospetto

Dopo aver proceduto, nel corso di più operazioni, al sequestro dell'ingente quantitativo di "farmaci", le successive analisi di laboratorio effettuate presso l'Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Chimica e l'interessamento dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), hanno confermato i sospetti facendo emergere una composizione difforme rispetto a quella dichiarata e la presenza di sostanze dannose per la salute dei consumatori. Nello specifico, sono stati rilevati un considerevole numero di metalli pesanti potenzialmente dannosi per l'assuntore (arsenico, mercurio, cadmio, piombo, nichel, cromo e alluminio), di un antibiotico della famiglia delle “tetracicline”, di idrocarburi alifatici pesanti nonché di Naltrexone, sostanza antagonista farmacologicamente somministrata per ridurre il desiderio di assumere alcolici e droghe oppiacee.

Tutto in violazione delle vigente normativa

Tutto ciò è avvenuto in violazione della specifica Direttiva, per cui gli integratori alimentari destinati alla commercializzazione in ambito Ue devono rispondere a determinate prescrizioni in tema di sicurezza, igienico-sanitaria, di informazioni al consumatore ed essere somministrati sotto controllo medico.

Sul mercato al dettaglio, i prodotti sequestrati avrebbero generato un giro d'affari di oltre un milione di euro.

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