Nazi hacker irrompono nella videoconferenza della Comunità ebraica di Venezia
Offese di ogni natura, minacce di stampo antisemita, immagini di svastiche sullo sfondo della schermata.
Nella settimana in cui si celebra la memoria delle vittime degli orrori della Shoah, purtroppo si deve tornare a parlare di antisemitismo. Questa volta, per fortuna, per annunciare l'individuazione di un gruppo di nazi hacker che i primi di novembre aveva fatto "irruzione" nel corso di una videoconferenza della Comunità ebraica di Venezia per offendere e minacciare i partecipanti all'incontro sulla piattaforma zoom.
Nazi hacker irrompono nella diretta
Un episodio gravissimo quello avvenuto il 3 novembre in occasione di una diretta Zoom della Comunità ebraica di Venezia. Proprio mentre i partecipanti stavano assistendo a un incontro online sull'ebraismo, un gruppo di nazi hacker è riuscito a "introdursi" nella lezione, sottoponendo i presenti a uno spettacolo indegno.
Offese di ogni natura, minacce di stampo antisemita, immagini di svastiche sullo sfondo della schermata. Insomma scene che nessuno avrebbe davvero mai voluto vedere. Un gesto, quello di questi agitatori che si commenta da solo, che però non è passato impunito. Ed è questo il risvolto più importante di tutta la vicenda.
Comunità ebraica di Venezia colpita
Proprio nel corso della settimana dedicata alla celebrazione delle vittime degli orrori della Shoah, infatti, le indagini coordinate da dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia e condotte dagli investigatori della Digos di Venezia con la collaborazione dei Compartimenti di Polizia Postale del Veneto e della Lombardia, che hanno fornito un essenziale contributo sotto il profilo tecnico, è stato possibile individuare gli autori del gesto, che avevano coordinato l’azione all’interno di un canale “Telegram”.
Oggi, giovedì 28 gennaio 2021, è stata quindi eseguita una perquisizione in provincia di Bergamo che ha permesso il sequestro dei dispositivi utilizzati per l’intromissione.
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Episodio esecrabile anche in Liguria
Ma la ricorrenza del 27 gennaio è stata macchiata anche da un esecrabile episodio verificatosi nel Consiglio comunale di un paesotto non lontano da Genova, in Liguria.
Proprio nel Giorno della Memoria, tre esponenti della minoranza si sono resi protagonisti di un saluto romano dai loro banchi. E le richieste di dimissioni ora hanno assunto una dimensione nazionale (con l'Anpi in testa).LEGGI: Saluti romani in consiglio comunale a Cogoleto, nel giorno della Memoria