Multato perché senza Green pass, kebabbaro si dà fuoco davanti al suo locale
Il 38enne è ricoverato al reparto Grandi Ustionati dell'ospedale di Verona.
Si è dato fuoco perché multato per non avere il Green Pass.
Se confermata in tutte le sue dinamiche, una notizia terribile, che potrebbe avere l'epilogo di una vera propria tragedia quanto accaduto nel centro di Oderzo, un comune di poco più di 20mila abitanti in provincia di Treviso.
Senza Green pass, multato, si dà fuoco: il fatto
Quando si sono trovati di fronte alla drammatica scena, in molti non volevano credere ai propri occhi e subito è scattato l'allarme con la richiesta di intervento di forze dell'ordine e sanitari.
Come riportato da Prima Treviso, protagonista dell'incredibile gesto, un 38enne pakistano, evidentemente esausto delle restrizioni e delle normative da rispettare per l'emergenza sanitaria. In primis appunto le disposizioni relative al Green pass.
Green pass, l'insofferenza dell'imprenditore
Il pakistano, gestore di un chiosco di kebab nel centro del Comune, a quanto pare era già stato multato in precedenza perché "pizzicato" sul luogo di lavoro privo di Green pass.
Nel fine settimana, la sua insofferenza di fronte alle restrizioni previste dal Governo sono evidentemente arrivate allo sfinimento.
Venerdì, 4 febbraio, infatti il pakistano, dopo essersi visto appioppare l'ennesima multa ha reagito nella maniera più incredibile, dandosi fuoco e correndo a piedi dal centro di via Roma fino a piazza Castello, dove alcuni altri negozianti hanno fatto di tutto per spegnere le fiamme.
Il 38enne si trova ora ricoverato al centro Grandi Ustionati di Verona in prognosi riservata. Le sue condizioni sarebbero serie e saranno tutte da verificare, nel caso si salvasse, quali potranno essere le conseguenze permanenti delle ustioni sul suo corpo.
Il precedente del professore di Rende
La vicenda ha inevitabilmente portato alla mente quanto accaduto a fine gennaio a Rende, in Calabria, dove un professore si era dato fuoco dopo essere arrivato davanti alla locale Caserma dei Carabinieri.
Immediatamente soccorso, l'uomo si trova ancora ricoverato, in condizioni stazionarie, ma sarebbe fuori pericolo di vita, anche se la prudenza da parte dei medici è ancora d'obbligo.
L'uomo, un docente che insegna in Lombardia era rientrato nella Regione di origine e inizialmente si era diffusa l'ipotesi, molto cavalcata soprattutto sui social e negli ambienti no vax, che quel gesto quasi estremo fosse stato provocato dalla non volontà di sottoporsi alle vaccinazioni anti Covid e per una conseguente sospensione ricevuta.
Una versione poi smentita dalle indagini poi portate avanti dagli inquirenti.