voleva stabilirsi in italia

Mentre sta per pronunciare il fatidico "sì" interviene la Polizia: matrimonio interrotto e sposo espulso

Gli uomini della Questura di Treviso hanno interrotto la cerimonia e lo hanno rimpatriato.

Mentre sta per pronunciare il fatidico "sì" interviene la Polizia: matrimonio interrotto e sposo espulso
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C'erano gli sposi, il cerimoniere del Comune e gli invitati, pronti a lanciare il riso dopo il fatidico "sì". Ma tra gli "invitati" sono comparsi all'improvviso anche gli agenti della Questura, che hanno prelevato lo sposo e lo hanno messo su un aereo, rispedendolo nel suo Paese d'origine. Un matrimonio incompleto e movimentato a Treviso.

Matrimonio interrotto dalla Polizia

Come racconta Prima Treviso, lo sposo - un cittadino nordafricano - era gravato da un provvedimento di espulsione dall'Italia, ma era rientrato nel nostro Paese per sposarsi.  La sua idea - secondo quanto appurato dall'Ufficio immigrazione - era quella di convolare a nozze per potersi stabilire definitivamente a Treviso. Ma non aveva fatto i conti con gli uomini della Questura trevigiana, che hanno verificato come in passato avesse commesso diversi reati.

L'avviso galeotto

Quando hanno visto l'avviso di pubblicazione delle nozze, i poliziotti hanno fatto "due più due", e hanno quindi rintracciato l'uomo prima che potesse dire "sì".

Lo sposo (o meglio, il quasi sposo) è stato fermato davanti alla promessa sposa e ai suoi testimoni che stavano per lanciare il riso. L’arrivo del personale dell’Immigrazione ha interrotto la cerimonia prima che avesse inizio. Il quarantenne è stato subito imbarcato su un aereo per il Paese d’origine. Aveva sicuramente immaginato ben altro "viaggio di nozze"...

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