Boccata d'ossigeno

Lombardia, per la sanità territoriale un "esercito" di oltre 1500 nuovi medici di famiglia

Arrivano i "rinforzi" per la sanità territoriale su un tema particolarmente sentito e al centro di un vivace dibattito anche con il Governo.

Lombardia, per la sanità territoriale un "esercito" di oltre 1500 nuovi medici di famiglia
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Un "esercito" di 1582 nuovi medici di medicina generale da qui al 2025 attraverso le borse di studio dei corsi triennali di Regione Lombardia.

Il primo tassello di quella che sarà una vera e propria boccata d'ossigeno per la sanità territoriale si sta ulteriormente concretizzando in questi giorni. Dalla metà di marzo e fino a fine mese i 136 tirocinanti (nella realtà sono già operativi da qualche tempo sul territorio) stanno infatti ricevendo i diplomi del corso triennale 2017-2020. Le cerimonie di consegna lo scorso anno erano infatti state rinviate a causa del Covid.

Un "esercito" di nuovi medici in Lombardia da qui al 2025

L'attenzione dunque ora si concentrerà a quanto avverrà tra la fine del 2022 e la primavera 2025 quando si andranno a completare i percorsi di formazione proposti da Regione Lombardia attraverso le borse di studio.

Un'altra importante boccata d'ossigeno per tutte le Ats del territorio regionale arriverà a fine anno quando saranno pronti a "scendere in campo" altri 345 nuovi medici di medicina generale. In questo caso si tratterà di chi ha partecipato al corso del triennio 2018-2021.

Innesti importanti  vista l'importante carenza dei medici di medicina generale (in attesa di soluzioni che possano essere messe nero su bianco dal Governo e dal Ministero della Salute) è quanto mai attuale e oggetto di un vivace dibattito con annesse polemiche tra Partito democratico e Lega. Proprio il partito di Salvini ha avuto il tema della carenza dei medici di base come argomento centrale degli ultimi gazebo organizzati sul territorio.

Nuovi medici, i numeri

"Rinforzi" per la sanità territoriale che si concretizzeranno ancora di più nella primavera 2023 quando a ricevere il diploma saranno invece 430 nuovi medici (triennio 2019-2022). Un numero ancor più rilevante riguarda il prossimo corso, in partenza il 29 aprile: in questo caso i partecipanti sono addirittura 502.

Unica piccola "fotografia" in controtendenza quella del corso 2020-2023 pesantemente condizionato dal Covid: in questo i tirocinanti che riceveranno il diploma a inizio 2024 saranno 169.

Il punto dell'assessore

Uno stato dell'arte da qui al 2025 che è stato affrontato ieri all'ospedale San Carlo di Milano (dove si è svolta una cerimonia di consegna di 25 diplomi da parte dell'Asst Santi Paolo e Carlo) dalla Vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti.

Moratti ha ringraziato i neo medici che hanno partecipato al corso e ha osservato:

"La riforma sul potenziamento della sanità territoriale passa da voi. Noi stiamo predisponendo le strutture, abbiamo i fondi del Pnrr, ma l'anima delle case di comunità siete voi. Senza il vostro apporto la sanità territoriale non potrebbe esistere".

La titolare del welfare lombardo ha fatto una disamina anche su quella che sarà la "nuova" mission, la nuova prospettiva dei medici di medicina generale:

"La vostra professione sempre di più richiederà un lavoro di squadra anche con professionalità diverse: con statistici, analisti, penso alle nuove professioni. Questo vi spinge a lasciare la comfort zone e a mettervi in gioco ascoltando esperienze diverse. Credo che questo richieda un approccio fresco, giovane. Stiamo lavorando su tecnologie che vi consentano di lavorare meglio, di darvi quelle facilitazioni che dovete avere"

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