Lite familiare finisce in tragedia: una 15enne accoltella a morte la madre
La disgrazia è avvenuta il 14 agosto sera: a dare l'allarme la stessa 15enne, sotto shock per quanto appena accaduto.
Nella serata del 14 agosto 2021, verso le 22 della vigilia di Ferragosto, a Treviglio si è consumata una terribile tragedia famigliare e sociale, che ci porta a riflettere richiedendoci un doveroso silenzio: una ragazzina di soli 15 anni ha accoltellato a morte la madre durante una violenta lite tra le due. L'arma del delitto, un coltello da cucina.
Come racconta Prima Treviglio, una discussione tra madre e figlia, come ce ne sono in tutte le famiglie durante l'adolescenza, che però si è trasformata irrimediabilmente in una disgrazia che ha lasciato tutti sbigottiti.
Ragazza di 15 anni uccide la madre
Da quanto si è potuto ricostruire, la ragazza di 15 anni avrebbe ucciso la madre 43enne con una coltellata alla schiena, durante una discussione familiare.
La vittima, Manuela Guerini, classe 1978 che da tempo lavorava in uno studio commercialista in centro città, è deceduta all'interno della casa di famiglia nel centro storico di Treviglio in via Bernardino Buttinoni 30, poco dopo essere stata colpita. Gli inquirenti ipotizzano che la lama del coltello da cucina utilizzato dalla ragazza abbia presumibilmente raggiunto il cuore.
Le indagini dei carabinieri
Dopo aver chiamato il 118, sul posto si sono recati i carabinieri di Fara, i quali hanno trovato subito la ragazza. Era stata lei stessa a chiamare il 112 poco prima, confessando di "aver fatto del male alla mamma", probabilmente non avendo neppure compreso a pieno quanto appena successo.
Verso l’una di notte, la quindicenne è stata portata al comando dei carabinieri di Treviglio prima di essere trasferita in una comunità protetta, come disposto dalla procura dei minorenni di Brescia, competente anche per il territorio di Treviglio.
Il cadavere della mamma è stato invece trasportato alla camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove sarà sottoposto all’autopsia disposta dal pubblico ministero. Intanto è già scattata la segnalazione alla Procura minorile. Sul posto è intervenuto anche l'assessore ai Servizi sociali Pinuccia Prandina.
Il sindaco: "Silenzio e rispetto"
Una famiglia come tante, quella sconvolta dalla tragedia del 14 agosto. Stando a quanto emerso, la donna di 43 anni viveva da sola insieme alla figlia quindicenne. Una famiglia trevigliese, abbastanza conosciuta in città e apparentemente estranea a situazioni di particolare disagio sociale. Sulla vicenda l'Amministrazione comunale ha preferito non intervenire. "Come sempre in questi casi, davanti a un fatto che scuote nel profondo l'intera città, è giusto mantenere il silenzio e il rispetto per tutti i coinvolti" ha semplicemente detto il sindaco Juri Imeri.