giornalismo e pandemia

L'informazione durante l'emergenza sanitaria

Favini: "Bisogna ritornare ad un modello di comunicazione corale e coordinato del mondo della sanità"

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Il direttore generale dell'ASST di Lecco Paolo Favini è stato ospite del Gruppo Editoriale Netweek per parlare di informazione ed emergenza sanitaria, e di come il mondo dei mass media e quello delle istituzioni sanitarie dovrebbero collaborare per gestire al meglio le comunicazioni.

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Mondo dell'informazione e mondo della sanità

Comunicare "bene" durante l'emergenza sanitaria è stato più difficile del solito. Non solo per la quantità di informazioni che era necessario dare, su un fenomeno di cui non si conosceva ancora nulla, ma anche per la difficoltà che lo stesso mondo della sanità aveva nel comunicarle e nel farle comunicare ai giornalisti in modo corretto. Questo il punto della questione su cui si è soffermato il dottor Favini nel suo intervento:

"Siamo stati colpiti da un vero e proprio tsunami. Per far fronte a quanto è accaduto dobbiamo recuperare l'alleanza tra la parte giornalistica e la parte della scienza, costituita dalle istituzioni sanitarie che hanno un impegno e un ruolo sociale fondamentale. Dobbiamo cominciare a parlare insieme di comunicazione pubblica, che deve pensare al bene pubblico, basata sui fatti e disgiunta da quella politica. Basata sull'evidence based medicine che sia coordinata e corale. La scienza non si esprime per singole idee, ma come comunità. Una comunità che trova insieme le informazioni importanti da comunicare, avendo come unico obiettivo la salute e il benessere dei cittadini".

Un momento di formazione per i nostri giornalisti

L'intervento di Favini ha fatto parte di una giornata, organizzata da Netweek per la formazione dei propri giornalisti. Oltre al direttore dell'ASST di Lecco sono intervenuti Daniele Pirola, responsabile della redazione digital del gruppo Netweek, che con l'avvocato Carmen Panzeri hanno parlato di "Diritto all'oblio", analizzando alcuni casi specifici. Mentre a concludere la giornata è stato Davide D'Adda, direttore del Giornale di Treviglio, che ha tenuto una lezione sul tema "I dati nel giornalismo, come rappresentarli".

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