Scuola

#LiberiDiEducare a difesa della libertà di scelta educativa

Suor Anna Monia Alfieri: "Continua il lavoro, di questi ultimi anni, che ci vede insieme e in tanti, per i nostri Giovani"

#LiberiDiEducare a difesa della libertà di scelta educativa
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La rete #LiberiDiEducare con le Conferenze USMI e CISM, in collaborazione con le 70 associazioni della Pubblica Agenda "Sui Tetti" è ripartita per sensibilizzare i parlamentari, che in tempo di decreti, hanno lavorato a possibili emendamenti sul necessario sostegno alle famiglie, prioritariamente più svantaggiate, con figli iscritti alle scuole pubbliche paritarie. Secondo l'idea che: "la libertà di scelta educativa dei genitori non può essere ancora un miraggio nel nostro Paese".

Sostenere la libertà di scelta educativa

Nella drammatica crisi educativa, economica e sociale del momento la rete #LiberidiEducare chiede al Governo di sostenere l’intero sistema nazionale di istruzione ed educazione, comprensivo delle scuole statali e paritarie.

"Si rende necessario, nell’emergenza pandemica ed economica attuale, un sostegno alle famiglie con figli iscritti alle scuole pubbliche paritarie, prioritariamente a quelle più svantaggiate, per continuare a garantire l’esercizio del diritto alla libertà di scelta educativa e garantire al Paese quel necessario pluralismo educativo alla base della Democrazia" fanno sapere, spiegando le motivazioni della loro mobilitazione

Anche le scuole paritarie, infatti, sono state aggravate dal considerevole rincaro delle bollette della corrente e del Gas, nonché per gli acquisti di dispositivi per essere preparate a far fronte al permanere dell’emergenza COVID-19, per cui sono costrette ad aumentare le rette per le famiglie o a chiudere privando il paese di presidi di libertà alimentando un sistema scolastico sempre più iniquo che danneggia proprio i più poveri e i più fragili che si vedono gravemente compromesso il diritto di apprendere. Le famiglie, prioritariamente quelle in grave difficoltà economica, rischiano, a loro volta, di non essere più in grado di far fronte agli aumenti e di assicurare ai figli il servizio scolastico.

Il lavoro svolto durante il lockdown

Già in tempo di lockdown la rete aveva raggiunto, con l’aiuto di molti parlamentari, il raddoppio dei fondi assegnati alle scuole paritarie per arginare le gravi difficoltà economiche delle famiglie. In questo modo si è evitato che molte scuole paritarie chiudessero, esponendo i ragazzi, meno abbienti, al pericolo dell’abbandono scolastico. Con la stessa mobilitazione si raggiunse anche il traguardo del costo standard per alunno disabile, su cui poco si è detto, ma di fatto ha stravolto quell’impostazione per la quale prima si pagava l’insegnante di sostegno ed ora non più.

Fu una vera “Maratona per la famiglia” che si concluse a Roma nel flash mob del 18 giugno a chiusura di tre giorni fittissimi di appuntamenti.

Le richieste fatte al Senato

Oggi il lavoro della rete riparte nella convinzione che il tema sulla parità scolastica e sulla libertà di scelta educativa dei genitori, possa tornare al centro dell’agenda di governo.  Si chiede pertanto che il Senato:

  1. Integri il Decreto 21 – 2022 art. 36, in modo che le risorse del fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19 “siano ripartite tra le istituzioni scolastiche statali e paritarie, incluse quelle della Regione Siciliana, in funzione del numero di allievi frequentanti”.
  2. Integri il Decreto n. 17 – 2022 art 27 in modo che “2. Per garantire la continuità dei servizi erogati , tra cui le scuole statali, comunali e paritarie, sia riconosciuto agli enti locali un contributo straordinario. ….

Il 22 aprile alle ore 18.30 è stata organizzata una diretta streaming dai canali social di Non Si tocca la Famiglia di aggiornamento sui lavori in corso.
Saranno presenti: Paola Binetti( Forza Italia), Stefano Fassina (Liberi E Uguali), Rossano Sasso (Lega), P. Luigi Gaetani presidente CISM, Suor Anna Monia Alfieri esperta di politiche scolastiche, Domenico Menorello coordinatore Pubblica Agenda “sui tetti”. A moderare l'incontro sarà  Giusy D'amico presidente dell'associazione Non Si Tocca la Famiglia

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