La "Fiorentina" ora è diventata DOC
A 20 anni dal primo caso di "mucca pazza" in cui la paura fu tanta e così le misure di prevenzione che portarono al bando della bistecca e non solo.
Finalmente la “Fiorentina” diventa doc attraverso l'iscrizione al Pat (prodotti agroalimentari tradizionali) della regione Toscana.
La bistecca alla fiorentina diventa doc
E’ da sempre uno dei prodotti tipici, anzi forse il più rappresentativo di un’intera zona geografica: non a caso viene chiamata proprio la “Fiorentina”. Per i toscani (e anche per i tanti estimatori) non si tratta certo di una semplice bistecca, bensì di un vero e proprio culto, sia nel taglio che nella cottura. Parliamo del simbolo della cucina fiorentina in Italia e nel mondo, perciò questo riconoscimento non può che essere apprezzato e rendere ancora più orgogliosi.
Mucca pazza e bando
Tutto questo accade a 20 anni dal primo caso di “mucca pazza” in cui la paura fu tanta e così le misure di prevenzione che portarono al bando della bistecca e non solo, creando un vero e proprio “buco”, un dolore che per i fiorentini solo ora viene risanato, dopo due fasi intermedie. La liberalizzazione è arrivata infatti nel 2005 per gli animali sotto i 18 mesi di età, e poi nel 2008 l’estensione per i bovini fino a 30 mesi. Oggi la Fiorentina, espressione di un intero territorio, è diventata doc, rendendo ancora più orgogliosi e fieri i suoi grandi estimatori, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Storia e curiosità
La bistecca alla fiorentina ha una lunga tradizione, tanto che a fine ‘800 venne presentata come piatto toscano per Firenze capitale d'Italia. Al padiglione italiano all’Esposizione universale di Parigi del 1889 - per cui venne appositamente costruita la Tour Eiffel - la bistecca alla fiorentina fu presentata come piatto toscano per Firenze capitale d’Italia, proprio associato alla preparazione di una fetta di carne con osso, alta tre dita e cotta su braci.