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La deputata Jessica Costanzo passa a Italexit

L'onorevole torinese spiega la sua scelta di lasciare il gruppo di Alternativa ed entrare nel partito di Gianluigi Paragone.

La deputata Jessica Costanzo passa a Italexit
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La deputata torinese Jessica Costanzo entra in Italexit di Gianluigi Paragone.

"Venerdì 6 maggio ho inoltrato una lettera al presidente della Camera Roberto Fico per comunicargli la mia uscita dalla componente Alternativa - racconta l’onorevole Costanzo - Contestualmente, annuncio l’inizio della mia collaborazione con Italexit di Gianluigi Paragone, con cui abbiamo combattuto insieme diverse battaglie negli ultimi mesi, sempre allineati e mossi dalla volontà di tutelare i cittadini. Questa attitudine è ciò che mi ha convinto ad avviare una collaborazione diretta sul territorio piemontese. Ricordo, ad esempio, la manifestazione contro Draghi di Torino".

Jessica Costanzo passa a Italexit

Sarà una nuova avventura politica?

"Alla Camera Italexit non dispone di una sua componente, per cui formalmente confluirò di nuovo nel Gruppo Misto. Ma il lavoro principale da svolgere sarà sul territorio, dove Italexit si avvale già del contributo di due ottimi sindaci, coraggiosi e battaglieri: Aldo Querio Gianetto di Colleretto Castelnuovo e Marina Pittau di Mattie, in Val Susa. La Valsusa e la lotta no-Tav è proprio uno dei motivi che più mi ha spinto ad avvicinarmi a Italexit, che è rimasto l’unico movimento politico ad abbracciare le mie convinzioni sulla necessità di fermare urgentemente l’opera in valle. Peraltro, queste non sono altro che le posizioni con cui mi ero candidata alle elezioni politiche del 2018. Altri hanno cambiato idea, io mai".

Cosa l’ha spinta a fare questo passo?

"In questi mesi di fronte comune contro le angherie del governo sul fronte restrizioni e Green Pass, ho più volte potuto apprezzare la tenacia di Italexit e ho ammirato l’invito alla disobbedienza civile lanciato lo scorso gennaio dalla sindaca Pittau contro il Green Pass e contro l’allora passaggio in zona arancione".

Quali diventano le sue priorità adesso?

"Le mie energie saranno fin d’ora rivolte a costruire una rete territoriale in Piemonte, dove la grande affluenza alle piazze contro il governo Draghi e contro il Green Pass hanno ora necessità di trovare una loro collocazione anche formale, oltre che luoghi e spazi fisici in cui incontrarsi e riferimenti territoriali a cui rivolgersi. Credo, infatti, che la pandemia abbia rafforzato il bisogno di libertà nel Paese e che il Piemonte si sia rivelato tra le regioni capo-fila di questa innegabile e forte esigenza".

Come restano i suoi rapporti con Alternativa?

"Per quanto riguarda la componente Alternativa, faccio loro i migliori auguri. Non c’è stata alcuna divergenza. Direi piuttosto che sentivo il bisogno di poter contribuire a un progetto con delle basi già solide sul Piemonte, il mio territorio. Ad Alternativa va il mio ringraziamento per questo intenso pezzo di cammino assieme".

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