Il commento

Jessica Costanzo: "Morti sul lavoro, siamo tutti responsabili"

L’atto d’accusa della deputata di Alternativa sul crollo della gru a Torino: un'emergenza che la classe politica non sta affrontando.

Jessica Costanzo: "Morti sul lavoro, siamo tutti responsabili"
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La triste verità è un biglietto con un mazzo di fiori lasciato sul marciapiede dove si è consumata la tragedia in via Genova. Le tre vittime dovrebbero rimbombare nelle nostre coscienze esattamente come il boato che la gru ha provocato. Nel 2021 sono oltre 1.000 le morti sul lavoro consumatesi in questo paese: un comune intero è come se fosse stato raso al suolo da inizio anno.

"Strumenti di prevenzione e controllo che non funzionano"

Ciò che è repellente è pensare che qualcuno tra loro potrebbe essere ancora felicemente con i propri cari se solo funzionassero a regime tutti gli strumenti di prevenzione e controllo. Annunciare proteste in nome di «basta morti sul lavoro» è francamente ipocrita, perché la disgrazia e l’imprevedibilità ci sarà sempre, dentro e fuori le nostre stesse case è inutile nasconderlo, ma non possiamo definire disgrazie accidentali oltre 1.000 morti bianche, che così bianche non sono. Sapere che in questi anni ci sarebbe stato tutto il tempo per mandare a regime l’istituzione della procura nazionale sulla sicurezza sul luogo di lavoro, come voleva l’allora procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, e non è stata istituita, deve far sentire tutta la classe politica colpevole.

"Una classe politica non all'altezza"

Una classe politica all’altezza avrebbe fatto finora tutto il possibile senza lasciare nulla di intentato, anche se si fosse rivelato uno strumento solo parzialmente efficace, ma non saremmo arrivati al 2022 senza sapere se potesse essere un argine. Le ragioni di questa inamovibilità sono squisitamente politiche, condite da sterili e gravi personalismi. Alla Camera dei deputati per esempio le infinite volte che abbiamo osato proporre di istituire questo strumento con un emendamento - la via più breve - i firmatari della proposta di legge sulla procura nazionale sbarrano la strada, senza preoccuparsi del fatto che siamo al termine della legislatura e in così pochi mesi non ci sarà mai il tempo sufficiente per l’approvazione. Altra misura da valutare seriamente è l’introduzione nel codice penale dell’aggravante di infortunio mortale sul lavoro, in modo tale che tutti gli imprenditori vengano responsabilizzati.

"Il Covid ha fatto svanire tutte le altre emergenze"

La verità è che da quando è iniziato l’incubo del Covid viviamo in emergenza perenne, a tal punto che sembra che tutte le altre emergenze del Paese siano svanite. Eppure in Italia ci sono tragedie che non hanno mai fine. Situazioni cronicizzate che non si affrontano mai e continuano a restare sottaciute.
Forse è tempo di uscire dal girone dei sonnambuli e rientrare nella vita vera. Consapevoli di dover combattere un virus insidioso, ma coscienti del fatto che la vita delle persone sia cosparsa di tanti altri problemi nascosti in un cono d’ombra, attraverso il quale la politica si autoassolve in un delirante stato di emergenza perpetuo.

Per eventuali segnalazioni su criticità e disguidi scrivetemi a: costanzo_j@camera.it.

Jessica Costanzo

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