L'Istituto Zooprofilattico delle Venezie nominato Centro di Referenza Fao per i Coronavirus zoonotici
Zaia sul prestigioso riconoscimenti internazionale: "Baluardo di scienza e passione per la salute di tutti".
Per i prossimi 4 anni l’IZS padovano, con quello di Teramo, è stato nominato a Centro di Referenza della Fao per i coronavirus zoonotici, trasmissibili dagli animali all’uomo.
L'Istituto Zooprofilattico delle Venezie nominato Centro di Referenza Fao per i Coronavirus zoonotici
“Che l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Legnaro fosse un’eccellenza assoluta, il mondo scientifico e gli Amministratori chiamati a rapportarsi con questa entità lo sapevano già. Adesso, dopo lo straordinario lavoro portato avanti sul Covid, l’IZS è diventato famoso anche tra la gente. Il riconoscimento internazionale di oggi è la ciliegina sulla torta, un prestigioso marchio di qualità di cui tutto il Veneto va orgoglioso. Complimenti alla dottoressa Antonia Ricci, che lo dirige, e a tutti i suoi scienziati”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime il suo orgoglio per la nomina per i prossimi 4 anni dell’IZS padovano, con quello di Teramo, a Centro di Referenza della Fao per i coronavirus zoonotici, trasmissibili dagli animali all’uomo. Direttore del nuovo Centro Fao è stato designato Francesco Bonfante, veterinario dirigente e responsabile del Laboratorio ricerca modelli animali presso la SCS6 Virologia speciale e sperimentazione dell'IZS.
“Anche la scelta del dottor Bonfante come direttore – aggiunge il Presidente – testimonia del livello scientifico raggiunto a Padova in tema di ricerca biomedica e sanità pubblica veterinaria. Lo straordinario contributo dell’IZS nel sequenziamento e nello studio dei casi di Covid – prosegue il Governatore – è solo la punta dell’iceberg, perché all’IZS sono impegnati in altri fronti preziosi per la salute di tutti noi: hanno grande esperienza nella gestione delle epidemie animali e nel monitoraggio degli agenti virali emergenti con potenziale zoonotico. E hanno saputo formare ricercatori di altissimo livello, capaci di studiare molti meccanismi di diversi agenti patogeni potenzialmente pandemici, dall’influenza aviaria ai coronavirus animali, sia dalla fauna selvatica che da quella domestica. Un baluardo di scienza, impegno e passione – conclude il Governatore – verso il quale esprimo gratitudine e ammirazione”.