aspettando la COP-26

Italy Goes Green per il cambiamento climatico

Vodafone Italia ha raccolto le domande dei giovani in vista della 26esima Conferenza delle Parti

Italy Goes Green per il cambiamento climatico
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Cinquanta giovani, dieci domande, un unico grande tema il climate change, e un unico grande obiettivo: far sentire la propria voce alla 26esima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, la COP26. Italy Goes Green, l’evento organizzato da Vodafone Italia, Officine Italia e Politecnico di Milano, con la collaborazione di AsviS e Anci, si è svolto il primo ottobre al Vodafone Theatre di Milano e ha consentito a giovani, esperti e rappresentanti di aziende leader di confrontarsi sui temi chiave del riscaldamento globale.

Cos'è Italy goes green

Il progetto Italy Goes Green, realizzato anche con il supporto di Inrete Digital e Les Ramè, nasce lo scorso luglio con una piattaforma online che, attraverso un processo interamente digitale e inclusivo, ha permesso di raccogliere domande afferenti alle dieci diverse aree tematiche strategiche per combattere il riscaldamento globale.

L’evento, realizzato nell’ambito della pre-COP26, una serie di incontri preparatori della Conferenza in programma a Milano tra il 30 settembre e il 2 ottobre, si è articolato in diversi momenti di momenti di dialogo affrontati sui dieci tavoli tematici. Ad ogni tavolo erano presenti: cinque giovani, un facilitatore metodologico, un esperto del Politecnico e un rappresentante delle aziende e associazioni partecipanti: illycaffè, COIMA RES, Italo, Leonardo, WWF, Edison, Comieco, Chiesi Farmaceutici e Gruppo Davines, Nativa, BPER Banca.

Ciascuna di queste realtà ha contribuito al dibattito, inviando un proprio rappresentante a supportare il lavoro di produzione delle domande dei giovani partecipanti, proprio in virtù del settore economico e produttivo di appartenenza.

I tavoli di lavoro

I ragazzi, in tutto cinquanta di età compresa fra i 18 e i 30 anni, sono stati selezionati, fra le candidature arrivate tramite il sito di Italy Goes Green, in base alla loro attenzione verso la causa ambientale, alle precedenti esperienze su temi di sostenibilità e alla familiarità con il metodo di lavoro del design thinking, un approccio metodologico che fa leva sulla capacità delle persone di rispondere in modo creativo a un certo tema.

Ciascuno dei tavoli tematici ha elaborato i quesiti e le riflessioni arrivati tramite il sito di Italy Goes Green e li ha sintetizzate in dieci domande trasformative che saranno presentate alla delegazione italiana in vista della COP26 per le seguenti aree strategiche: Utilizzo del suolo e agricoltura, Smart Cities & Vita nelle aree urbane, Mobilità e Infrastrutture, Manifattura e Industria 4.0, Biodiversità Terrestre e Oceani, Energia, Gestione dei rifiuti e Economia Circolare, Salute e Benessere, Educazione e Consapevolezza, Finanza Sostenibile e Investimenti.

Il tutto con l'obiettivo di provare ad effettuare un vero e proprio passaggio di testimone, consegnando le domande alla delegazione italiana che parteciperà a COP26 a Glasgow tra il 31 ottobre e il 12 novembre.

Gli ospiti

Italy Goes Green ha visto gli interventi di Aldo Bisio, Amministratore Delegato Vodafone Italia;  Jill Morris CMG, Ambasciatore britannico presso la Repubblica Italiana e Ambasciatore non residente presso la Repubblica di San Marino; Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano; Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici Comune di Milano; Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città metropolitana Giovani e Comunicazione Regione Lombardia; Veronica Nicotra, Segretario Generale ANCI; Flavio Proietti Pantosti, Presidente di Officine Italia; Luigi Di Marco, Coordinatore ASviS; Raffaella Cagliano, Direttore Vicario del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.

Ha chiuso i lavori l’intervento di Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili. Nel pomeriggio Fabiana Dadone, Ministra per le politiche giovanili, ha invece dialogato con i giovani partecipanti ai tavoli di lavoro.

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