SVOLTA E FINE DELLA FUGA

Morta a 35 anni dopo intervento al seno fatto in casa. Confessa estetista trans: "Ho operato io"

La vittima, Samantha Migliore, nel 2020 era sopravvissuta a un tentato omicidio. La transessuale si è costituita ai carabinieri.

Morta a 35 anni dopo intervento al seno fatto in casa. Confessa estetista trans: "Ho operato io"
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C'è una svolta nella tragedia che ha visto morire dopo un'operazione al seno "fatta in casa" la 35enne di Modena Samantha Migliore.

Dopo la fuga, si è infatti costituita l'estetista che aveva eseguito l'intervento. Si tratta di una transessuale sudamericana residente a Bologna. Pare sui 50 anni. Si è costituita alla Caserma dei Carabinieri di Cento in provincia di Ferrara.

Le ipotesi di reato

La transessuale dopo essersi costituita sarebbe già in stato di fermo. Sono le tre ipotesi di reato formulate dal pm Pasquale Mazzei: omicidio colposo, l’omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione medica. 

La transessuale, con la scusa di dover fare una telefonata urgente, si era infatti data dopo che la 35enne si era sentita male dopo le iniezioni per il "ritocco" al seno. Portando via con sé numerose siringhe con il silicone, vaschette in alluminio e addirittura una tanica.

Una morte assurda

Il marito Antonio Bevilacqua

Si era sottoposta a un intervento estetico al seno praticato in casa. Un intervento da 1200 euro. Ma questa scelta le è costata la vita. Una morte assurda quella della 35enne Samantha Migliore, di Maranello, la città famosa per essere la "casa" della Ferrari.

E ora la caccia alla donna che ha eseguito l'intervento e che si è data alla fuga può dirsi conclusa. Gli inquirenti sperano ora di fare ulteriore luce sulla vicenda.

Muore a 35 anni dopo un intervento al seno fatto in casa

Come aveva raccontato Prima Modena, una donna di 35 anni, Samantha Migliore, di Maranello,  è morta dopo un trattamento estetico al seno in casa praticato da una sedicente estetista nel pomeriggio di giovedì 21 aprile 2022.

Secondo quanto era stato ricostruito fino appunto alla fine della fuga della trans, la donna si sarebbe sottoposta a una infiltrazione al seno con l'obiettivo di migliorarne l’aspetto. Ma a un certo punto ha iniziato a sentirsi male. Forse è stata vittima di uno shock anafilattico o di  un arresto cardiocircolatorio: sarà l'autopsia a chiarire meglio i dettagli. In quel momento in casa  erano presenti il marito e alcuni amici, che hanno subito dato l'allarme.

L'estetista in fuga

Come detto, la donna che aveva praticato l'iniezione, invece, ha approfittato della concitazione di quei momenti per darsi alla fuga. Il compagno di Samantha aveva spiegato alle forze dell'ordine che si trattava di una persona straniera, ma dalla sua testimonianza  non era risultato chiaro se si trattasse o meno di un'estetista qualificata.

Di sicuro, non poteva effettuare quell'intervento, tantomeno in casa.

Sopravvissuta a un tentato femminicidio

La vittima a novembre 2020 era sopravvissuta a un tentato omicidio: l'ex fidanzato le aveva sparato alla testa.  Con grande forza d'animo e coraggio aveva superato quella terribile esperienza e si era ricostruita una vita.  

"Era una donna che aveva una forza incredibile, di andare avanti da sola, di impegnarsi per i figli – sottolinea il legale che ha assistito la vittima nel procedimento contro l’ex compagno, Alessandro Sivelli –. Nonostante le difficoltà i bimbi sono cresciuti bene ed erano legatissimi alla mamma. Non era per nulla intimorita da chi l’aveva aggredita: era una donna che lavorava duro. Dispiace moltissimo perché è stata una donna sfortunata che ha sempre trovato però la forza di reagire, di andare avanti.  Mi stringo al dolore della famiglia".

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