"Tutti fuori"

Insulti razzisti al compagno: capitano coraggioso fa uscire tutta la squadra

Il paradosso è che l'arbitro ha pure espulso il capitano perché aveva risposto all'autore dell'insulto piovuto dalle tribune.

Insulti razzisti al compagno: capitano coraggioso fa uscire tutta la squadra
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"Tutti fuori". Quando ha sentito arrivare dalle tribune un grave insulto razzista nei confronti di un suo compagno di colore, il capitano non ha avuto esitazioni. Ha invitato i suoi compagni a lasciare il campo. Con il rischio di perdere la gara a tavolino. Ma ci sono partite decisamente più importanti.

Insulti razzisti: e il capitano ritira la squadra

Come racconta Prima Treviso, l'episodio si è verificato attorno al 25' del primo tempo della partita valida per il campionato Prima categoria  tra Cisonese, che gioca in casa, e San Michele Salsa di Vittorio Veneto. All'improvviso dalle tribune "piove" sul campo, tra lo sconcerto generale, un pesante insulto razzistanei confronti di un giocatore di colore della squadra ospite, Ouseynou Deidhiou, 24enne italiano di colore (che per inciso parla benissimo il dialetto veneto).

L'insulto, arrivato in un momento di silenzio generale, è stato avvertito indistintamente da tutti. Soprattutto da Miki Sansoni, capitano della formazione ospite. Che ha risposto per le rime allo spettatore, dandogli dell'ignorante.

Risultato? Cartellino rosso nei suoi confronti. Un epilogo paradossale, insomma.

"Tutti fuori"

E' a questo punto che accade qualcosa di "diverso" dal solito: Sansoni non ci sta e chiede a tutti i compagni di squadra di uscire dal campo.

Formazione ospite ritirata e partita sospesa con beffa: infatti ora il San Michele Salsa rischia la squalifica a tavolino. Ma non importa, perché il capitano coraggioso l'aveva messo in conto: ripagare un'ingiustizia val bene una sconfitta a tavolino.

I commenti

La decisione unilaterale del capitano  è stata per altro apprezzata sia dal mister dei padroni di casa, che dal direttore sportivo del San Michele, che si è detto pronto - come società - ad assumersi tutte le responsabilità per l'accaduto, accettando serenamente la decisione del Giudice sportivo.

"Siamo ben coscienti del fatto che è stato compiuto un atto giusto. Abbiamo assistito a un chiarissimo atto di razzismo, un insulto urlato in un momento in cui nello stadio c’era silenzio generale. Anche i colleghi della Cisonese mi hanno espresso tutto il loro dispiacere per quanto accaduto", ha riferito il dg Faraon, ex assessore allo Sport, alla Gazzetta dello Sport.

In passato non pare ci siano stati precedenti di analogo e squallido tenore né contro il giocatore né in generale.

Solidarietà è stata espressa anche da parte della Cisonese, attraverso le parole del dirigente Luciano Pasin al portale tuttocampo:

"I giocatori e tutta la società esprimono la piene solidarietà al giocatore del San Michele Salsa  e mi scuso pubblicamente per quanto successo. Voglio però mettere in chiaro che la società non ha alcuna responsabilità di quello che succede o viene detto dal pubblico presente alle nostre partite."

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