Giornata funesta

Morti sul lavoro, altra giornata di lutti in Lombardia

La ripresa delle attività dopo la fase emergenziale della pandemia si sta rivelando drammatica. Servono interventi.

Morti sul lavoro, altra giornata di lutti in Lombardia
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Altri due morti sul lavoro in Lombardia. Quella di   giovedì 18 novembre 2021 è stata un'altra giornata funesta. Dalla fine della fase più emergenziale della pandemia e con la ripresa graduale, ma ormai generalizzata di tutte le attività lavorative, il bilancio di infortuni e incidenti mortali in Lombardia si sta facendo sempre più drammatico.

Incidenti sul lavoro, gli ultimi episodi a Cesano Maderno e Milano

Gli ultimi due episodi luttuosi risalgono alla giornata di ieri: due morti in 24 ore. Tragica la sorte che ha colpito Furio Frigerio, il 50enne camionista di Lecco che è stato travolto dal carico del suo Tir che non gli ha lasciato scampo. L'uomo si trovava all'interno della ditta Eurofed di Cesano Maderno, in provincia di Monza e Brianza mentre stava scaricando il  suo camion.

Come racconta Prima Monza, l'allarme è scattato quando Frigerio, all'interno dell'azienda di resine nella quale era abituato a scaricare il suo tir, è rimasto vittima di tre quintali di merce che l'hanno travolto senza lasciargli scampo. Allertati dai dipendenti dell'azienda, i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto poco più tardi, ma il 50 enne era già in arresto cardiaco provocato dalle lesioni gravissime riportate. Lascia due figli. La sua morte è ora al vaglio della Polizia Locale e dei tecnici Ats intervenuti sul posto insieme ai mezzi di soccorso.

Incidenti sul lavoro, dramma anche a Milano

In un cantiere edile, ha invece trovato appuntamento con la morte un operaio di 63 anni, precipitato dal balcone di una villetta in ristrutturazione, a Milano. L'uomo è stato portato d'urgenza all'ospedale Niguarda, ma i tentativi disperati dei sanitari sono risultati vani.

Come racconta Prima Milano, nel cantiere di via Ghislanzoni, nei pressi di piazzale Massari a Milano dove è in fase di ristrutturazione una villetta, una gru stava alzando una delle travi in legno necessarie per il riallestimento del tetto, mentre al balcone l'operaio la teneva con le mani per poi trascinarla all'interno dell'abitazione. La fune della gru si è rotta e la trave ha investito l'uomo, facendolo precipitare dall'impalcatura nel vuoto, da un'altezza di circa cinque metri.

Il pm di turno ha disposto l'autopsia, dopo aver aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. L'uomo risiedeva a Foresto Sparso, in provincia di Bergamo.

"Di lavoro non si può e non si deve morire", l'appello del Pd

Portando la sua vicinanza ai familiari delle vittime, il consigliere regionale del Partito democratico Gigi Ponti (che tra l'altro è stato sindaco di Cesano e presidente della Provincia) ha lanciato un appello a Regione e Governo:

“L’Inail segnala  che nei primi sei mesi di quest’anno  i feriti sul lavoro in Lombardia sono stati 43671 e i morti 52. Governo e Regione, per le rispettive competenze, devono mettere in campo politiche atte a fermare quella che è ormai una strage.  La Regione, deve tornare a investire nella prevenzione e nella tutela della salute e nei controlli.  Non può continuare, come ha fatto negli ultimi anni, ha ridurle, arrivando  a dimezzarle. Gli incidenti mortali vanno fermati ad ogni costo. Di lavoro  non si può e non si deve morire”.

Incidenti sul lavoro, la denuncia di Fit Cisl

Su quanto accaduto ieri e sul tema incidenti sul lavoro sono intervenuti anche i sindacati che ora chiedono provvedimenti immediati. "Al tavolo delle trattative – commenta Luigi Caputo, segretario generale Fit Cisl Monza Brianza Lecco - quasi sempre si è tutti d’accordo in tema di sicurezza. Poi, dal punto di vista operativo, la situazione è diversa. C’è il rischio che siano poche le imprese che rispettano integralmente le norme antinfortunistiche. E non è semplice individuare chi invece le elude. In tempi di crisi, oltretutto, diventa più facile risparmiare tagliando proprio sulle misure di sicurezza".

In Lombardia - hanno osservato ancora i sindacati attraverso una nota stampa - se si considerano anche gli infortuni in itinere (cioè verificatisi nel tragitto casa-lavoro e viceversa), la media di infortuni mensili tocca quota 8.300.

Nei primi sei mesi di quest’anno, nella nostra Regione, gli infortuni mortali sono stati complessivamente 72. Nella provincia di Monza e Brianza gli infortuni denunciati all’Inail sono in aumento: nei primi sei mesi del 2020 erano stati 4. 208, quest’anno sono stati 4.392. L’incremento è stato di 184 incidenti.

Le azioni della Regione

La situazione degli incidenti sul tavolo è monitorata anche da Regione Lombardia. Recentemente la Giunta, su proposta dell'assessore al Welfare Letizia Moratti ha approvato il progetto che riguarda un algoritmo che consente di individuare quelli che possono essere i cantieri e le aziende maggiormente a rischio incidenti e poter approntare così delle misure di sicurezza ulteriori.

Altre iniziative e progetti in tema incidenti sul lavoro dovrebbero essere ufficializzati a breve attraverso la collaborazione tra gli assessorati al Welfare, alla Sicurezza e Anci Lombardia.

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