Regione Lombardia

Inchiesta Rsa e mancata zona rossa in Valseriana: Fontana e Gallera in procura a Bergamo

Il governatore verrà sentito dagli inquirenti nei prossimi giorni, che stanno indagando per epidemia colposa.

Inchiesta Rsa e mancata zona rossa in Valseriana: Fontana e Gallera in procura a Bergamo
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Il presidente regionale Attilio Fontana è stato convocato come persona informata sui fatti dalla Procura di Bergamo nell’ambito dell’inchiesta sulla mancata chiusura del pronto soccorso dell’ospedale d’Alzano Lombardo, sui morti nelle Rsa e sulla mancata istituzione di una zona rossa nella Bergamasca.

Fontana e Gallera in procura a Bergamo

Da Prima Bergamo

Fontana aveva già negato le responsabilità della Regione in merito alla mancata istituzione della zona rossa in Val Seriana, evidenziando di aver avanzato la richiesta al Governo e di aver atteso fino al 7 marzo una decisione, che però che non è arrivata. Il governatore verrà sentito dagli inquirenti nei prossimi giorni, che stanno indagando per epidemia colposa. I magistrati, inoltre, hanno convocato sempre come persona informata sui fatti l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

Inchiesta Rsa e mancata zona rossa in Valseriana

Nelle scorse settimane era stato ascoltato come teste anche i vertici dell’Asst Bergamo Est e il direttore generale al Welfare Luigi Cajazzo, il quale aveva spiegato che la decisione di riaprire il pronto soccorso di Alzano era stata presa in accordo con la direzione generale dell’azienda ospedaliera perché era stato assicurato che i locali erano stati sanificati ed esistevano percorsi d’accesso separati.

Intanto i 5 Stelle chiedono le dimissioni dell'assessore

Come racconta ValserianaNews, il bergamasco Dario Violi, consigliere regionale M5S Lombardia, torna a chiedere un passo indietro da parte di Gallera:

“Gallera ha fatto troppi danni per poter sopportare che resti al suo posto un solo giorno in più. Una comunicazione sbagliata che ha messo alla berlina l’immagine della Lombardia. Vogliamo le dimissioni di Gallera perché rappresenta il fallimento del suo sistema sanitario. Rischiamo che ‘il domani’ sia un altro giorno dopo delibere sbagliate, ospedali fantasma, soldi spesi, ripensamenti, aperture e chiusure. Basta. Gallera deve fare un passo indietro, da oggi per noi del Movimento la strada sarà questa, visto che non potremo aspettarci la verità dalla Commissione d’inchiesta”.

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