Agricoltura

Il "sovranismo" passa anche da tavola, Zaia e Caner in coro: "Produttore e consumatore più vicini che mai"

Commenti positivi su decreto "salva filiere" e legge sulle piccole produzioni locali. Ma l'assessore all'Agricoltura avverte: "Ora più incentivi".

Il "sovranismo" passa anche da tavola, Zaia e Caner in coro: "Produttore e consumatore più vicini che mai"
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Ok a legge su piccole produzioni agricole e decreto "salva filiere". I commenti di Zaia e dell'assessore Caner.

Il "sovranismo" passa anche da tavola

“Un primo, significativo, passo verso la sovranità alimentare. Condivido lo spirito e i contenuti di una legge che potrà cambiare in meglio il rapporto tra produttore agricolo e consumatore”.

Così, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, “promuove” la nuova legge sulle Piccole Produzioni Alimentari, primo firmatario il Senatore Gianpaolo Vallardi, approvata all’unanimità dal Parlamento.

“In un momento storico dove la guerra in Ucraina sta mettendo in difficoltà le grandi produzioni e la catena attraverso la quale arrivano agli utenti – aggiunge Zaia – una nuova formula virtuosa, una sorta di evoluzione del Kilometro Zero che tanto successo sta avendo, può costituire una prima risposta: dai terreni di coltivazione al consumatore senza mediazioni e rotture di carico, con agricoltori e allevatori che potranno vendere piccoli quantitativi del loro prodotto all’interno dell’Azienda. Roba genuina e buona, anche perché comunque sottoposta ai necessari controlli, che dà valore anche alla tradizione agricola locale, agevolando la commercializzazione”.

“Questo – conclude Zaia – è un percorso nel quale guadagnano tutti: la qualità e la genuinità, il produttore che può mettere a disposizione direttamente nelle mani del consumatore il suo prodotto, il consumatore stesso, che troverà qualità, genuinità e prezzi convenienti”.

Il decreto "salva filiere"

“La dipendenza dall’estero del nostro paese in molte materie prime e alimentari indispensabili, sta dimostrando in questa emergenza ucraina tutta la sua realtà. Ancora una volta un big bang ci impone di ripensare alcuni modelli per il futuro. Il decreto salva filiere è un segnale fondamentale ma anche un messaggio culturale importante che invita, dove possibile, a riappropriarsi di molti di quegli spazi fino ad oggi delegati alle importazioni”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto salva filiere Made in Italy.

“Un intervento in questa direzione del Governo era auspicato e indispensabile – conclude il Governatore -. La nostra economia rischia di collassare sotto il costo delle materie prime e l’andamento. Ma salvare le nostre filiere non è soltanto un ragionamento finanziario. In ballo c’è il diritto di poter decidere del proprio sistema produttivo alimentare, culturalmente adeguato alle esigenze e prodotto e distribuito in forma sostenibile. In poche parole, dobbiamo puntare a quella che viene chiamata la sovranità alimentare”.

Caner: "Ora però incentivi diretti agli agricoltori"

“In controtendenza rispetto al passato, con una grave emergenza in corso che ci vede affrontare da un lato il caro gasolio e dall’altro il pericolo della dipendenza delle importazioni di prodotti alimentari dall’estero, è opportuno reintrodurre gli incentivi. Sostegni concreti a chi semina grano, mais, girasole e soia per stimolare e favorire un ritorno all’autoproduzione. Solo con un intervento diretto del Governo è possibile raggiungere la sovranità alimentare, unica via per non dipendere più dalle importazioni introducendo una politica che guarda alla salvaguardia delle nostre imprese”.

Lo dice l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, commentando il decreto salva filiere Made in Italy pubblicato in Gazzetta Ufficiale che stanzia 1,2 miliardi per investimenti nelle filiere che consentano di ridurre la dipendenza dall’estero. Linea di intervento che sarà discussa anche all’interno della Commissione Politiche Agricole, di cui l’Assessore è coordinatore.

“Come Regione Veneto a fronte dell’adozione di tecniche di produzione che prevedano adeguate diversificazioni negli avvicendamenti colturali, oggi abbiamo stanziato 200mila euro per sostenere la produzione bieticola – prosegue Caner -. Una linea di intervento che deve essere replicata anche a livello nazionale per incentivare l’autoproduzione di granaglie per non dipendere più esclusivamente dall’estero”.

“Prevedere un sostegno a tutte colture cerealicole e industriali destinate all’alimentazione umana e zootecnica, attraverso una revisione del sostegno accoppiato nell’ambito della PAC, è fondamentale per dare una risposta ai settori più colpiti, come per esempio la produzione lattiera casearia in montagna” conclude l’assessore all’Agricoltura del Veneto.

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