Il questionario di assunzione della compagnia aerea che chiede "hai figli o tatuaggi?"
Bufera sulla preselezione della compagnia Neos Air. I sindacati sulle barricate, ma l'azienda si difende: "Nessuna discriminazione".
"Hai tatuaggi?", "Hai figli?". Si è alzato un polverone sulle due domande contenute nel questionario di preselezione della compagnia aerea Neos Air. E i sindacati sono sul piede di guerra.
Preselezione Neos Air, il questionario della discordia
Si chiede se si ha una buona vista, se si sa nuotare, se si portano occhiali... Domande che, per alcuni lavori, sono fondamentali per "scremare" potenziali candidati con un questionario di selezione prima di passare alle fase successive e al colloquio. Ma se tra queste domande c'è anche l'avere figli, il rischio di discriminazione è dietro l'angolo.
Ed è questo che, come racconta Prima Saronno, temono i sindacati dopo aver visto il questionario pubblicato dalla compagnia aerea di Somma Lombardo Neos Air (ora non più raggiungibile), che quella domanda sull'avere o meno figli l'ha posta tra altre evidentemente inserite per escludere potenziali candidati non idonei.
Sindacati sulle barricate
La questione è presto arrivata sul tavolo dei sindacati che ricordano come quello della famiglia sia un diritto inalienabile e, per questo motivo, l'avere o meno dei figli non dovrebbe essere un "elemento ostativo" all'ottenere un impiego.
Ma c'è anche chi annuncia azioni legali, come la Filt Cgil e la Ugl, con la prima che sottolinea come la posizione della domanda nel questionario possa lasciare "intendere che l’azienda si tiene il potere di scegliere anche sulla base di quell’informazione".
La spiegazione dell'azienda: "Nessuna discriminazione"
Accuse dalle quali Neos si difende: non ci sarebbe alcun intento discriminatorio, tanto che nell'organico si contano già una cinquantina di mamme. La domanda, chiarisce l'azienda, si troverebbe in quella posizione del questionario per una ragione di funzionalità e velocità nell'elaborare le risposte.
I precedenti
Non si tratta però di un caso unico. Soprattutto negli ultimi due anni, con la pandemia che ha costretto i nostri ragazzi alla Dad e alle quarantene, spesso l'avere dei figli è diventato un fattore "negativo" nella ricerca di un lavoro. Era diventato virale qualche tempo fa un video pubblicato su TikTok nel quale una giovane lamentava che durante il colloquio la prima domanda che le era stata posta era proprio se volesse dei figli.
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Proprio in questi giorni, peraltro, il Governo ha promosso un decreto che migliora le condizioni dei congedi parentali, innalzando i benefici per i genitori dei ragazzi sino a 12 anni.