Il caro energia mette in ginocchio le imprese lombarde
Il sistema lombardo parla con una sola voce: proposte urgenti al Governo su bollette e credito
Il sistema lombardo è in estrema difficoltà e spazientito perché l'emergenza causata dal caro energia era stata ampiamente prevista e annunciata già a settembre, proprio dalla Lombardia, la prima a lanciare l'allarme ormai 5 mesi fa. Stando alle indiscrezioni raccolte negli ambienti economici e politici, per la sola Lombardia servono almeno 25 miliardi quindi decreti governativi assolutamente insufficienti.
L'emergenza del caro energia
Il sistema lombardo ha deciso di redigere un documento, da sottoporre al Governo, con ulteriori proposte urgenti e concrete, per affrontare l’emergenza caro-energia e per sostenere il credito. È questo l’esito del 'Tavolo Competitività' che si è tenuto lunedì 14 febbraio, negli uffici di Regione Lombardia. All’incontro, convocato dall’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, erano presenti le massime cariche regionali delle seguenti associazioni di categoria: Confindustria, Confartigianato, Confapindustria Confimi, Ance, Cna, Claai, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Sistema Impresa, Confcooperative, Agci, Abi, Confprofessioni, Unioncamere, Anci e Cisl.
Le proposte del sistema lombardo per il Governo
Lo stesso sistema lombardo è stato il primo, il 28 ottobre 2021, a lanciare l’allarme sia sull’aumento straordinario del costo dell’energia che sui danni gravi provocati da un punto di vista economico e sociale.
Finalmente le tematiche vedono un interesse nazionale, ed in parte europeo, tanto è vero che un primo passo da parte del Governo c’è stato con un decreto di oltre 5 miliardi di euro al quale seguirà, sembra, un altro intervento che verrà approvato nei prossimi giorni. Evidentemente tali decisioni non bastano; da qui l’idea di convocare il 'Tavolo Competitività' per predisporre un documento unitario da inviare all’Esecutivo.