Caso esemplare

Il calciatore è positivo al Covid: la squadra va in isolamento fiduciario ma non si sa se il campionato si fermerà

Non si sa ancora se la squadra potrà giocare la partita contro il Pordenone prevista per sabato ma il caso accende i riflettori sulla questione sportiva.

Il calciatore è positivo al Covid: la squadra va in isolamento fiduciario ma non si sa se il campionato si fermerà
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Lo scorso venerdì, 12 giugno 2020, un calciatore del Venezia è risultato positivo al Covid. Si tratta del quinto ciclo di tamponi per la squadra, lo staff tecnico e il gruppo squadra.

Secondo il protocollo…

Stando a quanto stabilito dal protocollo, tutta la squadra dovrà sospendere gli allenamenti e andare in isolamento fiduciario. E’ già stato effettuato un nuovo ciclo di tamponi il 15 giugno 2020, e si attendono i risultati.

In isolamento a Mestre

Il caso è stato segnalato ieri e tutta la squadra ora si trova in isolamento a Mestre.

L’ultimo protocollo sanitario concordato tra FIGC e governo prevede l’isolamento fiduciario per 14 giorni con la possibilità di allenarsi ma non di giocare le partite, in attesa dei risultati dei due cicli successivi di tamponi (uno è già stato fatto).

Le parole del presidente

Inizia così la dichiarazione del presidente della squadra, Duncan Niederauer:

“Come avevo scritto nella mia lettera aperta due mesi fa, mi auguravo che qualora il campionato fosse ripartito saremmo stati preparati anche a gestire un eventuale positività al Covid-19, poiché ritenevo che fosse un’ipotesi molto probabile. La nostra attenzione oggi è rivolta principalmente al giocatore risultato positivo al test e alla squadra. Il giocatore rimarrà in isolamento fiduciario pressa la propria abitazione per 14 giorni così come previsto dalle linee guida attualmente in vigore, mentre il resto della squadra e lo staff sono stati messi in quarantena presso un hotel ad uso esclusivo anche se tutti negativi.”

Mancano delle linee guida su cosa fare…

Continua il presidente:

Non possiamo nascondere di essere molto preoccupati perché ad oggi non abbiamo ricevuto una risposta chiara sui prossimi passi da intraprendere. Parte della pianificazione del riavvio dei campionati avrebbe dovuto concentrarsi proprio sulle procedure da mettere in atto in caso di una positività accertata, ad oggi invece non sappiamo ancora se sabato potremo disputare la partita contro il Pordenone, ma visto le tempistiche questa non dovrebbe più essere considerata un’opzione valida. Chiedere ai ragazzi di prepararsi per una partita così importante in mezzo a tutta questa incertezza è molto difficile e per questo meritano il mio plauso personale per come stanno affrontando questa situazione anomala.
Nonostante ciò, nell’interesse di tutti, il Venezia FC si rende disponibile a valutare delle soluzioni alternative purché rispettino i requisiti organizzativi, sanitari e tecnici imprescindibili per la disputa di qualsiasi partita di calcio.”

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