"Ho trovato l'Arca di Noè": studioso muore a 86 anni sul monte Ararat
Nonostante i suoi 86 anni, qualche mese fa si era detto pronto per ripartire alla volta di Dogubeyazit in Turchia.
Si è spento all'età di 86 anni ai piedi del monte Ararat, luogo nel quale, esattamente 32 anni fa, aveva fatto una delle scoperte più sensazionali della storia: lo studioso Angelo Palego, originario delle Marche, ma piemontese d'adozione, è stato colto da un attacco cardiaco nel giorno di Ferragosto, poco prima che potesse portare a termine la sua ventitreesima spedizione sulla montagna nella quale aveva individuato l'Arca di Noé.
Angelo Palego si è spento ad 86 anni
Nonostante gli 86 anni, qualche mese fa si era detto pronto per ripartire alla volta di Dogubeyazit in Turchia: ad attenderlo ci sarebbe stata la ventitreesima spedizione della sua vita sul monte Ararat, il luogo dove, l'11 luglio 1989, aveva scoperto l'Arca di Noé.
Per Angelo Palego purtroppo, quello che sarebbe stato il coronamento del lavoro di una vita si è spento proprio sul più bello: come raccontato da Prima Novara, lo studioso originario delle Marche, ma piemontese e trecatese di adozione, è deceduto a causa di un attacco cardiaco nel giorno di Ferragosto, proprio nel luogo dove 32 anni prima aveva realizzato una delle scoperte più sensazionali della storia.
Lo studioso che aveva scoperto l'Arca di Noé
Lo scorso marzo Angelo Palego aveva esposto il piano della sua spedizione al "Corriere di Novara":
"Ho completato 22 spedizioni sul monte Ararat ed ho camminato sopra l’Arca di Noè a 4350 metri d’altezza. Ora sto preparando la mia ventitreesima spedizione per entrare nell’Arca, proprio nelle stanze dove Noè e la sua famiglia, composta da otto persone, hanno vissuto per 370 giorni, durante il diluvio universale del 2 novembre del 2348 A.C. fino al 12 novembre del 2347 A.C. La mia ultima spedizione l’ho fatta nell’agosto del 2018 a 83 anni".
Già nel lontano 1989 la sua scoperta aveva fatto il giro di mondo intero. Nel 2000 era stato insignito del titolo di Accademico d’Armenia, assegnato dall’Accademia tecnologica di quel Paese:
"Ha riconosciuto, tramite la mia documentazione, che il sito dove io sostengo che c’è parte dell’Arca di Noè è lo stesso che già gli armeni visitavano fino al 1915".
La spedizione che lo avrebbe portato nelle stanze dell'Arca di Noè
Recentemente Palego aveva trovato un ulteriore documentazione:
"Si tratta – aveva spiegato – della foto del troncone dell’Arca che emerge dal ghiacciaio a 4350 metri, sull’Ararat. E andrò lì. Un mio amico turco, lo scorso 4 dicembre, in collegamento video con me, è arrivato alla porta del pezzo dell’Arca, proprio quello sul quale io avevo già camminato sopra l’11 luglio 1989. Non appena il ghiaccio diminuirà, noi entreremo nell’Arca di Noè. A 4350 metri d’altitudine".
Di questo ritrovamento si parlava già nel 1916, quando lo zar Nicola II di Russia organizzò due spedizioni.
"In un suo disegno sembra proprio lo stesso reperto che ho trovato io. Anzi, secondo la storia, alcuni uomini di quelle spedizioni sarebbero riusciti ad entrarci. Adesso – aveva proseguito pieno di entusiasmo – abbiamo anche la prova matematica che ci ha dato la certezza del ritrovamento".
All'età di 86 anni si era messo nuovamente in viaggio per portare a termine gli sforzi di una vita. Purtroppo un attacco cardiaco non gli ha lasciato alcuno scampo: proprio ai piedi del monte Ararat, Angelo Palego si è spento insieme ad uno dei più grandi ritrovamenti archeologici della storia dell'umanità e la sua anima riposerà per sempre insieme a lei.