Giacometto: “Una Pubblica amministrazione efficiente, al servizio di cittadini e imprese”
Il deputato torinese di Forza Italia, consigliere del ministro Brunetta, ci spiega le novità della riforma approvata questa estate.
Con l’approvazione in via definitiva della legge di conversione del Decreto Reclutamento, fortemente voluto dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, si è fatto un decisivo passo in avanti verso l’obiettivo di rafforzare la capacità amministrativa del settore pubblico, funzionale all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e per l’efficienza della giustizia. “Questa riforma è una pietra miliare nel percorso che ha consentito al nostro Paese di ricevere i primi anticipi del Recovery Plan per un ammontare di 25 miliardi di euro, avviando il percorso che dovrà portarci fuori dalla crisi” sottolinea l’onorevole torinese Carlo Giacometto, deputato di Forza Italia e consigliere parlamentare del ministro Brunetta.
Giacometto: “Una Pubblica amministrazione più efficiente”
“Dobbiamo portare a compimento gli impegni presi con l’Unione europea per poter accedere alla totalità dei fondi del Pnrr disponibili per l'Italia, sia la parte delle sovvenzioni, sia la parte dei prestiti garantiti dall'Europa – spiega l’onorevole Giacometto – Tra queste c’è la riforma della Pubblica amministrazione: che dovrà essere più innovativa, veloce, orientata ai bisogni di cittadini e imprese. Avere una Pa così è certamente un fattore qualificante per ottenere i fondi e poter accompagnare la crescita economica come quella che caratterizzerà l’Italia quest’anno: tutti gli indicatori prevedono una crescita almeno del 6% e le ultime stime sul Prodotto Interno Lordo mostrano addirittura un +7% rispetto al 2020. Quindi abbiamo la necessità di una Pubblica Amministrazione in grado di accompagnare questa fase fino al 2026, centrando l'obiettivo di recuperare già a metà del prossimo anno tutto il Pil perso a causa della pandemia”.
Le semplificazioni normative e burocratiche, il ricorso a strumenti appositi per facilitare l’ingresso di giovani nella Pubblica amministrazione, lo strumento digitale del “Portale del reclutamento”:
“Sono tutti elementi di concretezza che consentiranno ai vari enti di poter contare su persone qualificate, sia nell’immediato per la grande sfida del Pnrr, sia più in generale per uno strutturale ammodernamento della nostra Pa”, aggiunge Giacometto.
Le principali novità della riforma Brunetta
Giacometto ci presenta le principali novità della riforma:
“Prima di tutto è prevista una nuova modalità di organizzazione del lavoro, anche andando a contrattualizzare le varie forme di smart working che finora è stato attuato in maniera emergenziale ma senza una vera regolamentazione in merito a procedure, strumentazioni e misurazione di performance. Poi ci saranno nuove modalità di selezione e ingresso per il personale: da troppi anni la Pubblica amministrazione è ferma nel turn over. Con questa riforma cambieranno le selezioni, quindi i concorsi finalmente verranno realizzati con strumenti innovativi e non più con carta e penna. E verranno immesse nuove forze, con competenze orientate all’innovazione, che permetteranno un salto di qualità alla Pa - indubbiamente invecchiata in questi ultimi anni – e lo potremo fare anche grazie ai fondi del Pnrr, con figure professionali qualificate, certamente a tempo, che sapranno accompagnare il percorso di attuazione del Piano da qui al 2026”.
Il deputato di Forza Italia specifica gli effetti positivi sulla vita di tutti noi:
“Il Pnrr deve entrare nella vita di tutti i giorni degli italiani: una sfida essenziale perché il Piano cominci ad avere effetti reali. I progetti che investono direttamente Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni valgono circa 90 miliardi, ma molti enti locali si presentano all’appuntamento sfibrati dai lunghi anni di blocco del turn over che ne hanno svuotato gli organici tecnici. Per queste amministrazioni il decreto reclutamento prevede un supporto di risorse umane, attraverso l’assunzione di mille esperti multidisciplinari, attraverso il nuovo portale unico del reclutamento, on line in via sperimentale dopo l’approvazione definitiva della legge di conversione”.
“Grazie a tutto questo faremo un passo in avanti per uno Stato più efficiente e una nuova Pa per una nuova Italia”, conclude l’onorevole torinese.