Giacometto: "Decreto Semplificazioni, per il rilancio dell’Italia"
Il deputato torinese e consigliere giuridico del ministro Brunetta presenta le principali novità della nuova legge, con cui la Pubblica amministrazione “sarà finalmente alleata di cittadini e imprese”.
Il Decreto Semplificazioni è stato approvato alla Camera – il 23 luglio - e al Senato – il 28 luglio, un passo fondamentale per attuare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). “Grazie a questo provvedimento l’Italia potrà ottenere a breve l’anticipo di 25 miliardi di euro sui circa 200 miliardi di fondi europei che spettano al nostro Paese”, sottolinea Carlo Giacometto, deputato torinese di Forza Italia, che è stato recentemente nominato consigliere giuridico del ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e che quindi conosce bene la materia in questione.
Decreto Semplificazioni: per il rilancio dell’Italia
“L’Italia entra in una nuova fase che vede la Pubblica amministrazione forza propulsiva della ripresa, finalmente alleata di cittadini e imprese. Da oggi comincia davvero quella rivoluzione che permetterà alla Pa di sostenere le transizioni digitale ed ecologica, al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per il rilancio del Paese”, ci spiega Giacometto.
Quali le principali novità grazie a questo decreto?
“Dimezziamo i tempi delle valutazioni ambientali, riduciamo di più della metà le attese per le autorizzazioni per la banda ultra larga per portare la fibra a tutte le famiglie, sblocchiamo il Superbonus 110%, acceleriamo gli appalti e la realizzazione di importanti opere strategiche, rafforziamo il silenzio assenso e i poteri sostitutivi. Basta attese e inutili duplicazioni”.
Partiamo dalla valutazione ambientale.
“Il Governo Draghi ha predisposto un drastico taglio dei tempi e uno snellimento degli iter procedurali. In primo piano la Valutazione dell’impatto ambientale veloce per i progetti per il Pnrr e per quelli necessari alla transizione energetica, indispensabili per il rilancio dell’economia e dell’occupazione. Vengono dimezzati i tempi per il rilascio della Via: dagli attuali 360 giorni della procedura ordinaria ai 175 giorni della procedura veloce”.
Un punto di grande interesse per cittadini e imprese è il superbonus 110%.
“Sarà più facile accedere al superbonus 110% grazie alla presentazione al Comune della sola Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata, senza bisogno di ulteriori certificazioni di regolarità. Per assicurare la massima operatività e l’uniforme applicazione delle semplificazioni in tutto il Paese, il Dipartimento della Funzione pubblica sta lavorando con le Regioni, l’Anci e tutte le altre amministrazioni interessate alla predisposizione di un modulo per presentare al Comune la comunicazione dei lavori per il superbonus, valido su tutto il territorio nazionale”.
La digitalizzazione riveste un ruolo fondamentale?
“Il decreto contiene importanti novità volte a rendere più veloci le procedure autorizzatorie necessarie per la banda ultra-larga. In particolare vengono drasticamente tagliati i tempi, che sono ridotti da 250-300 giorni a un massimo di 90, decorsi i quali matura il silenzio assenso o può essere esercitato il potere sostitutivo. Inoltre, la transizione al digitale della Pubblica amministrazione a garantisce lo sviluppo di servizi veloci ed efficaci: in questa ottica, tutte le comunicazioni tra Pa e cittadini e imprese dovranno essere realizzate con strumenti digitali”.
Infine, per avviare i lavori necessari bisogna intervenire sul sistema degli appalti?
“Tra le novità introdotte, c'è anche una norma che accelera le procedure di appalto e consente, in caso di ricorsi al Tar, di proseguire senza interruzioni i lavori delle opere legate al Pnrr: è la garanzia che l’Italia procederà in velocità, senza pregiudicare le legittime tutele per le imprese. Il decreto contiene importanti misure di semplificazione delle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture che sono state ulteriormente implementate nel corso dell’esame parlamentare. Si tratta, in particolare, di norme che mirano a ridurre i tempi delle procedure di gara e a semplificare gli oneri a carico degli operatori economici”.