Fiera Milano non si ferma, nel 2022 gli eventi si faranno
Palermo: "Non ci saranno cancellazioni di fiere, ma solo spostamenti all’interno del nostro calendario"
Il calendario 2022 è in continua evoluzione, ma la macchina organizzativa di Fiera Milano, abituata a far fronte alle difficoltà e agli imprevisti imposti dalla pandemia, non si ferma davanti a nulla. Nessun evento verrà cancellato, al massimo ci sarà qualche rinvio. E’ questa la premessa di Luca Palermo, Amministratore delegato e Direttore generale di Fiera Milano.
"La macchina organizzativa di Fiera Milano si è attivata per riposizionare una serie di eventi in programma nella prima parte dell’anno. Questa volta non ci saranno cancellazioni di fiere, ma solo spostamenti all’interno del nostro calendario. Una scelta necessaria legata all’evolversi dell’emergenza sanitaria in corso, oltre che concordata con i nostri organizzatori con cui abbiamo da sempre un dialogo costante e proficuo".
Quindi cosa succederà?
"Con un grande sforzo organizzativo, Homi, la manifestazione di Fiera Milano dedicata al complemento d'arredo, accessorio, decorazioni, oggetti per la tavola, tessili, essenze e profumazioni, verrà spostata in primavera e Transpotec-Logitec, evento di riferimento per il settore dell’autotrasporto e della logistica si svolgerà a maggio. Nel mese di aprile si terrà invece BIT, inizialmente prevista agli inizi di febbraio".
Ma il calendario 2022 prevede molti eventi importanti. Quali sono le previsioni per le altre fiere?
"Febbraio sarà il mese dedicato alla moda. Nel nostro quartiere di Rho ospiteremo tutta la filiera: dal tessile ai pellami, dalla calzatura all’accessorio, dall’occhialeria fino al gioiello, con Milano Unica, Linapelle, Micam, Mido, Mipel, theOne, Homi F&J. Poi spazio alla 42esima edizione di Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi.
Il Salone del Mobile, che quest’anno tornerà nel suo format tradizionale, inizialmente programmato per aprile, si farà dal 7 al 12 giugno per consentire a espositori, visitatori, giornalisti e soprattutto alla community internazionale dell’arredamento e del design di sfruttare al meglio e in piena sicurezza le potenzialità di una rassegna che si presenterà ricca di novità.
Ad aprile avremo Miart, la mostra internazionale d’arte contemporanea, e il mondo del wedding con SìSposaitalia Collezioni; avremo il mondo dell’eyewear con Mido e ospiteremo il comparto dedicato alle tecnologie per l’imballaggio con IPACK-IMA, assieme a Intralogistica, Print4All e Plast, rispettivamente eventi dedicati ai sistemi integrati per la movimentazione industriale, alla tecnologia del printing e converting, alle materie plastiche e alla gomma. Poi sarà il turno di Venditalia e Lamiera, le manifestazioni dedicate alla distribuzione automatica e alle macchine utensili per la lavorazione della lamiera".
Quale sarà il momento clou per Fiera Milano nel 2022?
"Lo raggiungeremo nel mese di settembre con la 50esima edizione di Gastech, l’evento Internazionale più grande al mondo dedicato all’industria energetica, in particolare a quella del gas, realizzato in partnership con dmg events. Ad ottobre, invece, ospiteremo BI-MU, la principale e più importante manifestazione italiana dedicata all'industria delle macchine e delle tecnologie per la lavorazione dei metalli. Chiuderemo l’anno, come da tradizione, con EICMA, il salone dedicato alle due ruote in programma nel mese di novembre e Artigiano in Fiera, la manifestazione dedicata all’artigianato, in scena nel mese di dicembre".
La necessità di modificare l’attività con la pandemia di quali aspetti ha tenuto conto?
"È stata una scelta presa insieme agli organizzatori: per evitare di avere meno visitatori e investimenti, abbiamo valutato la ricalendarizzazione di alcuni eventi solamente nei mesi di picco dei contagi che riguarda principalmente la primissima parte dell’anno. Ma – ribadisco – rispetto al 2021, non ci sono cancellazioni. C’è tanto prevenduto e c’è molta voglia di partecipazione. Nessuno vuole rinunciare, si tratta solamente di trovare la giusta collocazione per tornare a fare eventi in sicurezza. Ci tengo a ricordare che l’ultima parte dello scorso anno ha dimostrato che c’è un grande bisogno di fiere e che si possono fare in sicurezza. Tra i vaccini e i corridoi verdi che abbiamo creato con l’estero per i buyer internazionali il sistema ha retto e, in poco più di tre mesi, abbiamo fatto eventi con oltre un milione di visitatori".
Mido programmata dal 12 al 14 febbraio è slittata al 30 aprile-2 maggio. Perchè?
"Si è trattato di una scelta cautelativa e opportunamente ponderata. Noi, per parte nostra, siamo preparati a gestire al meglio i diversi scenari e siamo pronti ad accogliere le esigenze dei nostri organizzatori che sono i nostri principali partner per svolgere al meglio la nostra attività. Anche nel caso specifico di Mido non si è mai parlato di cancellazione, ma siamo arrivati a individuare nuove date proprio per mettere in sicurezza una delle manifestazioni principali del nostro calendario espositivo del 2022".
Fiera Milano svolge un ruolo strategico in grado di generare un’economia di 8,1 miliardi cioè il 2,2% del Pil Lombardo.
"L’impatto economico complessivo di Fiera Milano nel 2019 è stato pari a 8,125 miliardi di euro, equivalente a 2,2% del PIL della Lombardia, 3,5% del PIL dell’area metropolitana di Milano. Questo vuol dire che le nostre fiere sono in primo luogo uno strumento fondamentale per l’internazionalizzazione dell’industria lombarda e italiana. Fiera Milano, in epoca pre-Covid, ospitava oltre 50 manifestazioni l’anno, cui prendevano parte quasi 25.000 espositori e 4 milioni di visitatori e generavano, per le sole aziende espositrici, ricavi pari a 46,5 miliardi di euro (11,3 miliardi di euro per il macrosettore Food, Food Tech e Hospitality, 8,6 miliardi di euro per il settore della meccanica, 6,3 miliardi di euro per i comparti relativi a Casa, Arredo e Design). Per ogni euro di valore aggiunto realizzato dalle aziende espositrici per effetto delle vendite generate dalla partecipazione alla Fiera, si generano ulteriori 2,1 euro nell'intera economia grazie all'attivazione delle filiere a monte e dei consumi".