Elezioni regionali: si voterà il 20 e 21 settembre
L’idea è un election day, anche se i promotori del referendum sul taglio dei parlamentari sono contrari e minacciano ricorso alla Corte costituzionale.
Il Senato ieri (19 giugno) ha approvato la fiducia chiesta dal governo sul decreto legge relativo alle consultazioni elettorali del 2020 dopo che il voto era stato annullato giovedì perché mancava il numero legale. L’assemblea ha così dato il si definitivo al provvedimento che ridisegna il cronoprogramma delle elezioni, anche quello fermato dall’emergenza sanitaria da coronavirus.
L'annuncio del candidato Eugenio Giani
"Il Parlamento ha indicato il 20 e 21 settembre", ha scritto Giani postando una foto con il segretario del Pd, Zingaretti. Come è noto sarà lui il candidato del centrosinistra dopo i 10 anni di Enrico Rossi. Oltre alla Toscana, nel 2020 votano anche Veneto, Campania, Liguria, Marche, Puglia e Valle d’Aosta: 18 milioni di elettori.
Oltre a posticipare i termini del voto, il decreto da convertire in legge prevede l’estensione del principio dell’accorpamento delle consultazioni per lo svolgimento del referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari e viene ridotto il numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione di liste e candidature nelle elezioni comunali o regionali del 2020.
L’idea è un election day, anche se i promotori del referendum sul taglio dei parlamentari sono contrari e minacciano ricorso alla Corte costituzionale.