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Cybersecurity: ecco come difendersi dagli hacker

L’incontro organizzato al ristorante La Salette con Giorgio Missaglia di Easynet. La sicurezza informatica è sempre più importante nelle aziende e va insegnata nelle scuole

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L’importanza della sicurezza informatica, soprattutto al giorno d’oggi anche nei contesti aziendali, è stata al centro dell’incontro "Cybersecurity: from zero to hell" organizzato dal gruppo editoriale Netweek e che si è tenuto al ristorante La Salette di Verderio, lunedì 21 marzo. A mettere in luce questa tematica Giorgio Missaglia, fondatore di Easynet - società del gruppo Alleatech di Lecco - nonché formatore e divulgatore informatico.

"Molto spesso, i numeri degli attacchi informatici di cui veniamo a conoscenza non corrispondono alla realtà - ha esordito - in quanto tanti di essi non vengono denunciati".

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La sicurezza informatica in Europa

I dati presentati da Missaglia sono da una parte legati alla pandemia, in particolare alla sanità, dall’altra a quanto sta avvenendo nell’Est Europa.

"Nel 2021 sono state attaccate quasi 40 istituzioni sanitarie italiane, con il rischio che molti dati sensibili venissero trafugati e messi a disposizione dei migliori acquirenti nel Dark Web, ovvero il web nascosto. Per quanto concerne il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato il 24 febbraio scorso, sappiamo che qualche settimana prima c’era stato un grande attacco informatico da parte dei russi verso le istituzioni pubbliche ucraine. Di conseguenza, si è avuto un blocco integrale del sistema informatico nel Paese e molti dati che successivamente sono stati usati nella campagna bellica, derivavano proprio da questo attacco".

Da notare poi, secondo Missaglia, l’importante differenza tra un attacco sul campo bellico e uno informatico. Nel primo, infatti, l’attaccante utilizza delle armi che molto spesso vanno ad autodistruggersi; nel secondo, invece, l’arma diventa immediatamente disponibile anche per la comunità degli hacker.

"Le tecnologie sfruttate dai russi per attaccare l’Ucraina a livello informatico, sono state poi utilizzate dai contrattaccanti ucraini insieme ad Anonymous per attaccare i server russi. La guerra informatica, rispetto a quella tradizionale, lascia sempre una traccia. L’avanzamento della tecnologia, man mano che si subiscono attacchi informatici, diventa fondamentale anche per difendersi".

L'importanza della cybersecurity per le aziende

La cybersecurity, però, è sempre più importante, non solo negli scenari geopolitici mondiali ma anche all’interno delle aziende: piccole o grandi, anch’esse diventano infatti dei bersagli degli attacchi informatici e dunque hanno bisogno di sapere come difendersi. Per questo, lo scorso lunedì i numerosi imprenditori presenti all’incontro hanno avuto l’occasione di comprendere meglio cosa si intende per cybersecurity e hanno potuto ascoltare utili consigli da parte di un esperto del settore.

"La cybersecurity consiste nella necessità che abbiamo di poter controllare tre caratteristiche dei dati e quindi delle informazioni: disponibilità, integrità e riservatezza - così Missaglia - Se riusciamo a gestire l’informazione in questo modo, raggiungiamo il nostro obiettivo. Bisogna quindi prevedere un’operatività che tenga in considerazione mezzi, tecnologie e procedure al fine di accrescere la sicurezza dei nostri dati. Il problema è che la cybersecurity comprende sia le scienze esatte come la crittografia, sia operazioni svolte dalle persone: in questo caso si possono verificare problemi come la mancanza di consapevolezza o l’assunzione di decisioni non sempre in linea con l’obiettivo. Dunque, la sicurezza informatica è una scienza da affrontare non solo in modo pragmatico ma anche olistico".

Come fare, quindi, per proteggersi da questi attacchi in un periodo in cui le informazioni sono sempre più distribuite su diversi territori e devices?

"Sicuramente è fondamentale avere un approccio che faccia accrescere la consapevolezza di questa tematica nei propri collaboratori in azienda, perché appunto molto spesso ci sono attacchi informatici in seguito a un errore umano".

Parola chiave: formazione

E’ necessaria dunque una formazione sempre maggiore non solo all’interno delle aziende, ma a partire delle scuole.

"L’educazione negli istituti può avvenire nella logica della gamification - ha sottolineato Missaglia - Se i ragazzi hanno le giuste conoscenze in ambito cybersecurity, si può ottenere una sostenibilità sociale anche nelle famiglie. Inoltre, si stanno affacciando sempre nuove professioni e c’è un’enorme possibilità per i giovani di trovare un lavoro nel campo della sicurezza informatica".

In azienda, infine, è fondamentale avere un approccio globale al rischio di subire attacchi informatici.

"Bisogna anzitutto fare un’analisi del rischio, per poi prendere le giuste decisioni. Ormai qualsiasi informazione è reperibile online, dunque il rischio è sempre maggiore. Le nostre soluzioni vanno verso un uso limitato delle risorse umane, riducendo quindi il rischio residuale ma convivendo con la possibilità che avvenga un attacco"

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